URBINO, 28 GEN – Un operaio di 43 anni è stato arrestato per spaccio di droga a San Costanzo, all’interno della casa sono stati recuperati 80 grammi di cocaina divisa in 30 dosi, 60 grammi di hashish, l’attrezzatura necessaria al taglio e diversi bilancini. L’arresto è stato eseguito dalla polizia di Fano e Urbino durante un blitz condotto nell’abitazione dell’uomo. L’uomo, di origini napoletane, era incensurato e spacciava per pagarsi il mutuo principalmente nella zona del Fanese, dove lavorava in una ditta di cantieristica navale. La droga veniva presa direttamente a Napoli e, per eludere i controlli, veniva coperta con del nastro adesivo e cosparsa di olio motore. A tradire l’uomo è stato però l’arresto del 24enne leccese studente della Carlo Bo che spacciava al collegio Tridente: è da lui che è partita l’indagine che ha portato fino a San Costanzo.
Questo arresto è inserito all’interno di un’operazione più ampia partita la scorsa estate e condotta dalla Questura di Pesaro e Urbino su tutto il territorio provinciale. L’apice è stato raggiunto la settimana scorsa, durante la quale sono state identificate 250 persone, ispezionati 102 veicoli e controllati 4 esercizi pubblici tra Pesaro e Fano.
Sempre in flagranza di reato è stato arrestato per spaccio a Pesaro, in Via Giolitti nelle vicinanze del supermercato Ipercoop, un nigeriano di 39 anni che era diventato vero e proprio punto di riferimento per tutti gli eroinomani della zona. L’uomo era conosciuto nell’ambiente come “Cappuccetto rosso”, a causa di un cappellino rosso che era solito indossare. Ogni giorno da Pesaro e da Fano diverse persone andavano da lui spesso mettendosi letteralmente in fila. Il giro di affari fruttava circa 1000 euro al giorno.
Inoltre a Montecchio è stata messa agli arresti domiciliari una coppia di giovani di origini albanesi, lui pizzaiolo di 28 anni e lei commessa di 24, con l’accusa di spaccio continuato di cocaina.