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Santa Lucia? Per gli urbinati, più che un parcheggio è un centro commerciale

di    -    Pubblicato il 31/01/2015                 
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URBINO – Santa Lucia è un centro commerciale, non un parcheggio. O almeno, per gli urbinati il parcheggio è solo un posto dove appoggiare la macchina quando si va a fare compere, non una struttura dove lasciarla per raggiungere il centro storico evitando impervie salite, multe e parcheggi improvvisati.

Questo è quanto emerge dal sondaggio condotto da Il Ducato, che per le vie del centro ha intervistato 60 urbinati di età compresa tra i 30 e i 70 anni. Di questi, la maggioranza (36) ritiene che la struttura inaugurata nel maggio 2014 sia utile per la città, ma solo 28 l’hanno utilizzata (3 in un paio di occasioni), di cui appena in 10 come parcheggio cittadino.

Uno scenario lontano da quello previsto dal Piano industriale che ha gettato le basi per il progetto: se l’affluenza non aumenterà difficilmente si riusciranno a coprire i costi sostenuti per la sua costruzione. Il parcheggio di Santa Lucia è infatti costato più di 11 milioni di euro, cifra che ha catapultato Urbino al settimo posto nella classifica nazionale dei comuni che hanno speso di più per infrastrutture e vie di comunicazione.

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Chi lo apprezza… Chi ha elogiato il parcheggio di Santa Lucia ne ha evidenziato innanzitutto la comodità: grazie all’ascensore si arriva direttamente in cima, con la possibilità di evitare le ripide salite del centro. Molti hanno poi ricordato come Urbino necessitasse di nuovi posti auto, dal momento che gli altri parcheggi di solito si riempono in breve tempo. Altro punto a favore è il prezzo non eccessivo (18 euro al mese con l’abbonamento), che lo rende certo preferibile a parcheggi improvvisati a rischio multa.

… E chi no.  Ma allora quali sono le ragioni dello scarso appeal di Santa Lucia? A sentire gli intervistati – e come confermato da alcuni esercenti del centro –  il suo “peccato originale”  pare essenzialmente uno, cioè il fatto di essere connesso al centro commerciale che si trova ai piani superiori. Molti urbinati faticano a scindere le due strutture. Il centro commerciale è ritenuto da alcuni un inutile sperpero di soldi pubblici – “Il Consorzio” per loro era già sufficiente – e questo incide non poco sulla cattiva opinione che hanno del parcheggio. Questo però non è il suo unico difetto:  molti ritengono anche che sia costato troppo, che sia brutto e troppo grande rispetto alle esigenze della città e che abbia danneggiato gli esercenti di Borgo Mercatale, visto il minor numero di macchine che ora si parcheggiano nella zona.

Ma la gente sa quanto costa? A preoccupare gli intervistati sono soprattutto i mutui accesi per costruire il parcheggio, anche perché, visti i ricavi per ora inferiori alle aspettative, molti temono che il Comune sarà costretto ad aumentare le tasse per pagarli. In tanti hanno ricordato i troppi  soldi spesi per l’opera, anche se poi solo in 13 avevano un’idea verosimile del costo effettivo: la maggior parte non lo sapeva, altri hanno ipotizzato 30 milioni e alcuni hanno sparato cifre fuori mercato (da 500mila euro a 600 milioni).

L’ecomostro.  Nemmeno dal punto di vista estetico il parcheggio riscuote successi: viene visto come un vero proprio “ecomostro” che deturpa il paesaggio e rovina il panorama per chi guarda Urbino dal basso. Critiche alla “presenza scenica”  del parcheggio erano in passato arrivate anche dall’assessore per la rivoluzione Vittorio Sgarbi, che l’aveva definito “una colata di cemento che andrebbe bombardata”.  E pensare che il progetto originale, poi del tutto stravolto, era firmato addirittura da Renzo Piano.

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