URBINO – “Senza di me al posto della Data (ciò che rimane delle antiche stalle del duca Federico n.d.r) avreste un’ala di De Carlo, una cacata, e se fossi io il sindaco di Urbino, farei bombardare subito quella colata di cemento della nuova Coop davanti a porta Santa Lucia, come hanno fatto i talebani con i Buddha in Afghanistan”.
E’ tornato all’attacco questa mattina il critico d’arte, Vittorio Sgarbi, dalla sala del Castellare, dove si trova per presentare il libro di Bruno Zanardi: Un patrimonio artistico senza. Lo ha fatto ‘prendendo di mira’ le strutture architettoniche di Urbino e, di conseguenza, le scelte urbanistiche dell’Amministrazione comunale.
Ieri sera Sgarbi si trovava al teatro Sanzio di Urbino per la presentazione del suo nuovo libro “Il tesoro d’Italia” dichiarandosi pronto a partecipare alle primarie del centrosinistra candidandosi a sindaco di Urbino.