URBINO – Il Comune di Urbino ha inviato alla Regione una domanda di risarcimento di 616.000 euro per i danni causati dalla pioggia caduta tra il 6 e il 7 febbraio. Di questa somma, ben 590.000 euro sono stati richiesti direttamente dall’amministrazione, mentre i restanti 26.000 sono i danni a carico dei soggetti privati. La maggior parte dei fondi richiesti dal Comune (450.000 euro) serviranno per ripristinare la viabilità, i rimanenti (140.000 euro) per intervenire su edifici pubblici danneggiati dal maltempo.
La stima, tuttavia, dovrà essere immediatamente aggiornata, dato che questa mattina il Comune ha già ricevuto una nuova richiesta di risarcimento per 60.000 euro, da parte di un privato, per la sistemazione di una strada vicinale in via dell’Annunziata. È quindi possibile che la cifra sia destinata ad aumentare ancora nei prossimi giorni.
Questo primo calcolo non tiene in considerazione gli interventi per il ripristino dei corsi d’acqua straripati nei giorni di pioggia (Foglia e Apsa) né la loro messa in sicurezza, compiti che spettano alla Provincia. L’amministrazione dovrà comunque occuparsi di numerosi interventi visto che ben cinque edifici pubblici sono stati danneggiati dalle precipitazioni di inizio mese e nel territorio comunale sono state registrate diverse frane.
Il palazzo che ha risentito maggiormente delle ingenti piogge è quello del tribunale: “Le ultime precipitazioni hanno provocato allagamenti in alcuni locali, principalmente la cancelleria di Gup e Gip – spiega Francesco Nitri, presidente del tribunale – e siamo stati costretti a trasferire il materiale che ospitava, temporaneamente, nell’aula per i processi penali al terzo piano”. Il maltempo ha aggravato ulteriormente la già difficile situazione del Palazzo di giustizia, alle prese con del lavori di consolidamento del tetto che vanno avanti da agosto 2013 e che dovrebbero essere conclusi ormai da otto mesi.
Allagamenti e infiltrazioni si sono registrati anche in tre scuole dell’Istituto comprensivo Paolo Volponi. Nella sede principale alcuni laboratori seminterrati si sono riempiti d’acqua, penetrata attraverso i muri dal parcheggio soprastante; infiltrazioni dal soffitto, invece, nelle scuole elementari di Piansevero e Pieve di Cagna. Infine, allagato parzialmente anche il piano seminterrato del Museo della Città a causa di rigurgiti dalle fogne che hanno avuto problemi nello smaltimento della pioggia caduta. Le difficoltà sono state causate dall’accentuata pendenza di via Budassi, su cui si affaccia l’entrata inferiore del palazzo.
Per quanto riguarda il ripristino della viabilità l’amministrazione dovrà fronteggiare la sistemazione di diverse frane (San Donato, Pallino, Mazzaferro), delle zone colpite dallo straripamento del torrente Apsa e la messa in sicurezza alcune strade bianche rimaste senza ghiaia. Inoltre saranno necessari interventi in sei strade comunali: Brombolona, Fornace, Maria Pomonte, Molino Vichi, Apsa San Donato e Ca’ Bellino.
Cinque sono invece i soggetti privati che hanno presentato domanda di risarcimento danni. Due richieste sono arrivate da residenti nella zona di Canavaccio per allagamenti e danni agli edifici, altre due sono arrivate dalla zona Miniera per un auto sommersa dal fango e dei campi invasi dall’acqua e un’ultima richiesta è arrivata da Gadana per un seminterrato allagato.