URBINO – Una notte e un giorno di piogge abbondanti hanno causato allagamenti e frane in tutto il territorio di Urbino nella giornata di venerdì.
L’esondazione del fiume Foglia ha colpito in più punti il territorio urbinate. Sia a Miniera che a Ca’ Gallo si sono verificati allagamenti in abitazioni e attività commerciali.
Il primo punto coinvolto è quello in cui il fiume Foglia e il torrente Apsa si incontrano. L’altro si trova all’altezza del ristorante “Il Crinale” sulla strada provinciale fogliense.
A Miniera, piccola frazione fuori Urbino, l’acqua ha rotto i fragili argini, allagando le abitazioni circostanti. Due famiglie sono state evacuate dai Vigili del fuoco intorno alle otto di mattina anche grazie all’intervento del mezzo anfibio fatto arrivare appositamente da Pesaro. “Intorno alle 7 di questa mattina abbiamo ricevuto la chiamata di emergenza e siamo intervenuti – racconta il capo squadra dei Vigili del fuoco – navigando sulla parte di strada ricoperta dall’acqua”.
Una zona, quella dell’esondazione, non nuova ad episodi del genere. “Ogni anno è la stessa storia – spiega Luigi Concordia, uno degli abitanti coinvolti – e la provincia non fa nulla nonostante siano 4 anni che devono fare dei lavori. Questa situazione è nota, abbiamo raccolto oltre 50 firme e mandato lettere alla Provincia e alla Regione, ma non è cambiato nulla. Non si può vivere così”. Il problema principale, secondo gli abitanti della zona, è che sia il letto del fiume sia i canali che dovrebbero drenare il terreno sono ostruiti dai detriti delle alluvioni precedenti.
L’ultima volta che il fiume è straripato è stato lo scorso maggio ma oggi i danni sono decisamente maggiori. “Il piano terra di casa mia è completamente allagato – racconta Geridi Salah che da sette anni vive in una delle case colpite dall’alluvione – l’acqua è arrivata fino al primo piano e ha coperto anche la macchina che avevo parcheggiato sul retro. E’ da buttare”. Lui, di origini marocchine e da vent’anni in Italia, ora chiederà aiuto ai servizi sociali per sua moglie e i suoi figli che solo grazie all’ospitalità dei vicini non si trovano in mezzo ad una strada.
Un problema che si ripete ciclicamente quello delle esondazioni in questa zona, tanto che alcuni abitanti hanno deciso di provvedere da sé. Carla Filippini vive da quarant’anni vicino a Miniera e dopo l’episodio dello scorso 3 maggio ha speso 500 euro per alzare l’argine del fiume che scorre vicino casa sua. Nonostante i lavori però oggi conta anche lei i danni: “I garage sono invasi dall’acqua. E’ un’altra dimostrazione che con i soldi pubblici si fa tutto tranne quello che serve”.
Sulla strada provinciale fogliense, il fiume Foglia ha esondato all’altezza del ristorante “Il Crinale”, dopo Ca’ Gallo in direzione Pesaro. “Questa notte, intorno alle 4, hanno aperto la diga di Sassocorvaro che era molto piena. Questa manovra ha innalzato moltissimo il livello del fiume che alla fine ha straripato” dice Cosimo Palazzo, uno dei gestori del locale e aggiunge:”Non è la prima volta che succede. Il nostro scantinato era completamente allagato”.
Un camion carico di legna è rimasto bloccato fino alle 18 sulla strada provinciale a causa dell’allagamento della carreggiata.
Le frane. A causa delle abbondanti piogge si sono verificati numerosi cedimenti sulle strade provinciali e comunali urbinate. Il terreno ha ceduto sulla strada statale di Bocca Trabaria, all’altezza dello svincolo per Mazzaferro. La circolazione non è stata interrotta, ma è stato creato un restringimento di carreggiata.
Altre due frane si sono formate a San Marino di Urbino sulla statale 73bis: la prima al km 74+9, l’altra al km 74+550. In entrambe è intervenuto il personale dell’Anas. Smottamenti anche sulle strade provinciali: uno sulla Sp 67 al km 8 e l’altro al km 15. Secondo i volontari della Protezione Civile di Urbino in diversi tratti della strada il rischio di frana, viste le condizioni del terreno, è incombente.
Altri cedimenti hanno colpito la frazione di Urbino Palazzo del Piano, la strada che da San Cipriano porta a San Giovanni in Ghiaiolo e quella che congiunge La Torre a Trasanni. Una frana ha riguardato anche la zona di via Ca’ Raniero, dove in mattinata è intervenuta una ruspa per liberare la strada. Tutte le strade sono percorribili ad eccezione delle strade comunali di San Lorenzo in Cerquetobono, interrotta da una frana e dell’Apsa di San Donato, al confine con la località Peglio, dove se ne sono verificate due. Dopo aver appurato che nessun cittadino è rimasto bloccato, il comune invierà i mezzi domattina per sgombrare le strade.
Infiltrazioni d’acqua al collegio Tridente. L’acqua è piovuta fin dentro la mensa del collegio universitario che rimarrà chiusa fino a domenica sera. Infiltrazioni anche nelle scale del braccio 3 degli alloggi.
Servizio e immagini a cura di: Alessandro Crescentini, Adriano Di Blasi, Libero Dolce, Enrico Forzinetti, Leonardo Grilli, Daniela Larocca, Martina Nasso, Nicola Petricca, Rita Rapisardi, Serena Santoli e Marco Tonelli