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Movimento 5 stelle Urbino: Santa Lucia insostenibile, sì a una tassa per evitare il default

di    -    Pubblicato il 24/02/2015                 
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Piergiorgio Fabbri del M5S di Urbino

URBINO – Il costo del complesso di Santa Lucia è insostenibile e chi ha avallato il progetto dovrebbe ammettere l’errore e dimettersi.  Secondo il Movimento 5 Stelle di Urbino l’unico modo per ripagare il mutuo è quello di introdurre una “tassa di scopo” e non tagliare i servizi.

“Tutte le scelte e le esigenze della città ruotano attorno a Santa Lucia e non ai cittadini” ha sostenuto Emilia Forti, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, alla conferenza stampa tenuta con “Sinistra per Urbino” all’Anpi di via Oddi.

L’investimento fatto è troppo oneroso e insostenibile per la città di Urbino, dicono i 5 stelle, lamentando che i costi ricadranno sui cittadini per i prossimi trent’anni. “Sarà un balzello occulto, che sottrarrà ogni anno 500, 600mila euro al bilancio comunale, causando pesanti tagli ai servizi” ha spiegato Piergiorgio Fabbri, candidato urbinate al consiglio regionale del Movimento 5 stelle.

I cittadini, secondo Fabbri dovrebbero pagare un contributo annuo per i prossimi 30 anni – la durata del mutuo – per saldare il debito, garantendosi così la possibilità di usare gratuitamente il parcheggio. “Sarebbe più onesto che tagliare i servizi, millantando efficienza e risparmio, quando il vero scopo è coprire il mutuo.  Il comune infatti dovrà sottrarre soldi al suo bilancio e trasferirli alla municipalizzata Urbino Servizi che ha in carico il mutuo dell’infrastruttura.”

I grillini hanno denunciato la costruzione di Santa Lucia come un danno erariale per la città e chiedono a tutti, Pd e giunta attuale, di dimostrare senso di responsabilità dimettendosi e spiegando ai cittadini con franchezza di aver compromesso con questo progetto la situazione economica della città per i prossimi decenni.

L’ infrastruttura avrebbe dovuto ripagarsi attraverso le entrate dei parcheggi presenti nella struttura, che, però, sono state sovrastimate e non produrranno gettito sufficiente. Il movimento ha accusato poi Urbino Servizi di non avere un piano industriale serio per gestire la struttura.”Il comune – secondo Emilia Forti – non può sovvenzionare direttamente Urbino Servizi per ripianare il suo bilancio: la legge lo vieta. Inoltre se la società dovesse chiudere in passivo per più di due anni consecutivi fallirebbe e il debito dovrebbe essere coperto dal Comune che andrebbe in default”.

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