URBINO – Oggi il complesso di Porta Santa Lucia è per tutti un flop, del quale però nessuno vuole essere considerato il padre. Una prima giunta l’ha voluto, una seconda l’ha realizzato e ora se ne rimpallano la responsabilità. E l’assessore all’urbanistica della prima, cioè colui che si occupò direttamente del piano attuativo che prevedeva la costruzione del parcheggio, è oggi il presidente del consiglio comunale, espresso dalla maggioranza di governo della città.
I perché del fallimento. Il centro commerciale è considerato dagli urbinati un inutile doppione del Consorzio, e il parcheggio, costato più di 11 milioni di euro, è quasi inutilizzato, non garantendo le entrate necessarie a coprirne i costi. Questo perché, come emerso in un sondaggio condotto da Il Ducato, i cittadini non percepiscono come separate le due strutture, utilizzando il parcheggio principalmente per andare nel centro commerciale, che tra l’altro snobbano in quanto inutile.
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“L’hanno costruito gli altri ”. L’assessore all’urbanistica di Urbino Roberto Cioppi incolpa del fallimento la giunta Corbucci, che ha costruito nel posto e nel modo sbagliato un parcheggio troppo costoso. “Condivido le perplessità degli urbinati sul parcheggio di Santa Lucia- dice Cioppi – per quelle cifre non andava costruito, almeno non così. Sarebbe stato meglio farlo all’aperto e in un altro punto, collegandolo al centro con delle navette”. Secondo lui, l’errore dell’amministrazione precedente è stato quello di “aver sovrastimato l’utilizzo del parcheggio da parte dei cittadini, che è inferiore a quello previsto nel piano di fattibilità. Con gli introiti attuali il progetto non è sostenibile. La nostra giunta farà il possibile per far si che prenda piede, ma sarà un percorso difficile”.
“Ma non l’abbiamo voluto noi”. Chiamato in causa, l’ex assessore all’urbanistica Massimo Spallacci punta a sua volta il dito contro la giunta che ha preceduto la sua, che aveva dato l’ok per la realizzazione dell’opera. “La costruzione del parcheggio fu decisa nel 1995 dalla giunta Galluzzi, il cui assessore all’urbanistica era l’attuale presidente del consiglio comunale Massimo Guidi”. Un cane che si morde la coda quindi: l’attuale giunta attribuisce la fallimentare iniziativa ai diretti predecessori quando dovrebbe guardare, in senso lato, tra le proprie fila, dato che Guidi appartiene alla stessa lista civica del sindaco Maurizio Gambini.
“Noi nemmeno!” Mistero risolto? No, perché Guidi tira di nuovo in ballo la giunta Corbucci, a suo dire unica responsabile della costruzione della struttura . Pur difendendo il progetto originale da lui approvato, che prevedeva il solo parcheggio, Guidi sottolinea come già prima che iniziassero i lavori le cose erano cambiate, per cui le giunte successive non avrebbero dovuto realizzarlo. “Approvammo la costruzione del parcheggio interrato, che doveva essere realizzato coi contributi statali previsti dalla legge Tognoli per opere di quel genere- ha spiegato Guidi – solo dopo, a causa del lievitare dei costi, la giunta Corbucci decise di ampliare lo spazio dedicato all’area commerciale e direzionale e si fece il centro commerciale”.
A favore del nuovo progetto votò anche Gambini, all’epoca consigliere comunale (si dimise comunque prima della fine della legislatura per alcuni contrasti con la giunta, anche per la questione Santa Lucia). Per Guidi comunque già all’epoca il nuovo progetto appariva “insostenibile dal punto di vista finanziario, tanto che quando una decina d’anni fa proposero all’Ami, società che gestisce i trasporti in provincia, di occuparsi della sua realizzazione l’allora presidente Maurizio Mazzoli si rifiutò. Visto che la situazione economica era cambiata, nella campagna elettorale del 2009 con Gambini proponemmo di rivedere il progetto e di costruire il parcheggio all’aperto, sempre nella zona ma in modo tale che fosse funzionale sia per il centro che per l’ospedale. Poi vinse Corbucci e non se ne fece nulla”. Rispetto a Cioppi, Guidi appare però più speranzoso sulle possibilità di ripresa della struttura: “Aspettiamo qualche mese, con l’apertura del bar magari ci saranno più accessi”.