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Chiusura Pesaro studi: l’università progetta il restauro di vecchie aule per accogliere nuovi studenti

di    -    Pubblicato il 3/03/2015                 
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URBINO – Restaurare vecchi spazi per accogliere gli studenti e internazionalizzare ancora di più l’ateneo. Sono questi gli ultimi progetti dell’università di Urbino. Il primo è per far fronte all’arrivo degli universitari dalla sede distaccata di Pesaro, la cui chiusura è prevista tra un paio d’anni. “Non è in programma la costruzione di nuove aule, ma una riorganizzazione degli spazi esistenti” spiega Anna Teresa Ossani, Prorettore ai processi formativi dell’Università di Urbino.

Nella sede di Pesaro, che esiste dal 1997, al momento studiano 400 studenti. Frequentano la laurea triennale in lingue orientali, il terzo anno della triennale in informazione media e pubblicità o la magistrale in Scienze della comunicazione. Il Comune di Pesaro ha deciso a fine ottobre scorso di non rinnovare la convenzione per la Pesaro Studi, bloccando il contributo di 300 mila euro, quasi la metà dell’importo complessivo di 700 mila euro necessario a mantenere in vita l’università. Una scelta motivata dalla la necessità di far quadrare il bilancio.

Tutti i corsi di laurea torneranno a Urbino. Con l’accorpamento in un’unica sede si avranno alcune lezioni più affollate. Allo stesso tempo, al centro linguistico dell’ateneo saranno introdotte le lingue orientali arabo e cinese, insegnamenti di cui anche altri studenti potranno usufruire. “Non verrà perso nulla- assicura Ossani – il trasferimento dei corsi da Pesaro sarà invece la possibilità di fruire delle iniziative della sede centrale.”

Internazionalizzazione dell’ateneo. Sviluppare l’internazionalizzazione è un altro obiettivo dell’Università di Urbino. A differenza di molti altri atenei italiani, Urbino non offre ancora lauree o master interamente in inglese. L’attivazione di corsi di laurea in inglese è però in agenda, ha spiegato il Prorettore Ossani: “Ci stiamo attivando, abbiamo iniziato una serie di progetti in questa direzione e credo che a breve riusciremo a portarli a termine”.

Gli studenti dell’ Università di Urbino, al momento, possono scegliere di seguire delle materie in lingua straniera. Ma, i corsi di questo tipo, in cui l’inglese, il tedesco o il francese sono lingue veicolari e non oggetto d’insegnamento sono solo 12: 11 nella facoltà di Lingue e 1 a Psicologia. Gli altri sono corsi “misti”, in cui alcune lezioni sono in lingua e altre in italiano, all’Università di Urbino ce ne sono 54. Ci sono poi i corsi “appoggiati in lingua straniera”, più di 200 nel nostro ateneo, in cui la didattica è in italiano mentre gli esami e i materiali, su richiesta dello studente, possono essere in lingua. “L’interesse verso questi corsi è alta- spiega Anna Teresa Ossani- certo ci sono alcune perplessità da chi frequenta facoltà diverse da Lingue perché non sempre arriva dalle superiori con un livello di inglese sufficiente. L’università offre però anche delle propedeuticità affinché il corso possa essere affrontato e seguito”.

Servizio di Andrea Perini, Anna Saccoccio, Jacopo Salvadori, Antonella Scarcella, Valentina Ruggiu, Rita Rapisardi, Martina Nasso

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