URBINO – I lavori dovevano iniziare una settimana fa e durare almeno 60 giorni. In realtà oggi, 9 marzo, il cantiere sulla Flaminia, all’imboccatura della gola del Furlo, era deserto.
“C’è una mancanza di informazione da parte delle istituzioni” ha detto Loris Ducci responsabile della cooperativa Marche and Bike. ”Se sono partiti i lavori lo sono solo sulla carta perché di fatto c’è solo un cantiere chiuso che non si sa quando e in che condizioni riaprirà. Noi ci occupiamo dei ciclisti e chi volesse farsi un giro in bici, per esempio da Urbino o Fermignano, dovrebbe fare un giro lungo e scomodo”.
È da dicembre 2013 che la strada per arrivare al passo del Furlo è chiusa per un frana causata dalla forte pioggia e dall’erosione provocata dal fiume Candigliano. A maggio 2014 il comune di Acqualagna aveva riaperto l’accesso a pedoni e ciclisti. Ma anche per loro, da febbraio di quest’anno, la via è sbarrata da pannelli di legno pressato. Il motivo del blocco è l’inizio dei lavori per rimettere in piedi una meraviglia di storia attraversata ai suoi tempi da Etruschi e Romani.
“Da una settimana a questa parte non ho visto nessun operaio nel cantiere” ha riferito Giuseppina Baldelli del bar Furlo ai piedi della Gola. “Abbiamo perso un bel po’ di lavoro perché in un anno c’è stato un calo di visitatori. Addirittura non vediamo più neanche i pullman che trasportano gli stranieri. Dall’estero vengono fin qui per poi trovarsi questa brutta sorpresa”.
Altri commercianti del Furlo raccontano di turisti furiosi perché sul sito internet della riserva non è segnalato il disagio. Sul portale campeggia ancora la scritta “un’area protetta alla portata di tutti!!”. Più in basso l’avviso dei lavori in corso e, ancora, dell’accesso consentito a pedoni e ciclisti. Ma anche questo non è più vero.
Per il sindaco di Acqualgna Andrea Pierotti, però, la situazione è normale: “I lavori sono iniziati il 2 marzo. Saranno utilizzate due squadre – spiega – ma al momento ne è intervenuta soltanto una per ripulire l’area del cantiere. Domani in giunta decideremo come muoverci per mettere in sicurezza il cantiere, abbattendo una parte del versante. Soltanto a questo punto i lavori saranno a pieno regime”. Il progetto, curato dall’ingegner Alberto Paccapelo dell’ufficio tecnico provinciale, consiste nella realizzazione di un muro di cemento armato per sostituire il precedente, “che risaliva ad almeno 80 anni fa”. Secondo il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Acqualagna, Andrea Iorio, i lavori dureranno tre o quattro mesi al massimo. Tempi che non corrispondono alle stime del sindaco Pierotti. Circa un anno fa aveva dichiarato che “una volta avviato il cantiere, i lavori non dovrebbero durare più di 60 giorni”.
Il 19 marzo del 2014 il sindaco Pierotti ha dichiarato che c’era la copertura economica per far partire il progetto e che era “il momento di concludere l’iter in pochi giorni e avviare la gara d’appalto per i lavori”. Per l’ ex assessore provinciale Massimo Galuzzi i lavori sarebbero dovuti finire “entro la stagione estiva” del 2014.