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Spin doctor e fundraiser, tanta tv e poco web: così si crea consenso. Lo insegna il corso di Diamanti

di e    -    Pubblicato il 12/03/2015                 
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Brochure OPeRAURBINO – Gli Stati Uniti sono ancora distanti. Lo dimostrano anche le differenze tra le campagne elettorali nostrane e quelle a stelle e strisce. Barack Obama ha saputo usare sapientemente i social network durante la corsa alla presidenza americana. In Italia invece prevale, ancora, nettamente la televisione. Il programma didattico di OPeRA, il corso di media e comunicazione di Ilvo Diamanti, è una sorta di cartina di tornasole. Un percorso rivolto a politici, consulenti e operatori della comunicazione sui rapporti con i media e la creazione del consenso, diviso tra la strategia che sfrutta canali consolidati e le ‘istruzioni per l’uso’ di figure come lo spin doctor o il ghost writer. Una fotografia di come, lentamente, cambia il modo di informarsi e di seguire la politica nel nostro Paese. “L’80% degli italiani si informa ancora attraverso la TV. Il 23% addirittura lo usa come unico mezzo: e tra questi ci sono gli elettori più indecisi, coloro che solo all’ultimo scelgono chi votare. Solo il 40% invece si informa sulla rete” spiega il docente di Scienza politica alla facoltà di Sociologia di Urbino, editorialista de la Repubblica e tra i massimi esperti del settore.

Il corso darà grande attenzione proprio alla televisione, con seminari di personalità del calibro di Massimo Giannini, conduttore di Ballarò, Paolo Gentiloni, attuale ministro degli Esteri ed esperto di comunicazione televisiva, e Bruno Luverà, volto noto del Tg1. Internet, il web e i social media hanno ancora un rilievo marginale.

Un tema centrale sarà anche quello del funzionamento della macchina del consenso. I professionisti della consulenza e della campagna elettorale sono certamente figure ormai consolidate negli Usa. In Italia si stanno ritagliando ultimamente una loro importanza. Ecco che quindi nell’entourage di un politico trovano sempre maggior spazio il ghost writer (colui che scrive i discorsi per un politico),  il fundraiser (il responsabile della raccolta fondi per le campagne elettorali) e lo spin-doctor (il responsabile della costruzione e della cura dell’immagine ). A testimonianza del ruolo chiave che hanno queste figure, a tenere delle lezioni ci saranno anche Filippo Sensi, responsabile dell’ufficio stampa del premier Matteo Renzi, e Dino Amenduni, già curatore della campagna elettorale di Nichi Vendola. Si discuterà anche di personaggi come il lobbista, “un uomo che nel sistema americano rappresenta e difende gli interessi di una certa categoria, ma che in Italia viene visto con un occhio di sospetto” ha continuato il direttore dell’iniziativa.

Il corso è indirizzato agli amministratori, a chi ricopre ruoli di responsabilità ed a politici più che a giornalisti o esperti della comunicazione. Per questo motivo un occhio di riguardo è riservato all’uso dei sondaggi e dell’analisi dell’intenzione di voto. “Non a caso il direttore scientifico del corso è Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, nota società che effettua ricerche di mercato. Continuando con il parallelo con gli States notiamo come oltreoceano ci sia uno studio capillare delle scelte elettorali ma non solo: uno dei problemi affrontati dagli analisti politici è quello di invogliare ad andare a votare chi si asterrebbe” ha aggiunto il professore. In un contesto in cui all’ideologia del partito è subentrata la logica del marketing e della comunicazione diventa fondamentale capire come confezionare messaggi politici. Il tutto per andare a plasmare l’opinione pubblica indirizzandola a proprio piacimento.

Il corso, organizzato dal centro studi LaPolis, non si limita ad offrire competenze teoriche su queste tematiche ma vuole anche ragionare sulle nuove frontiere della comunicazione. Le 375 ore di formazione saranno suddivise tra lezioni e seminari che affronteranno gli argomenti relativi all’opinione pubblica e la rappresentanza politica. Per partecipare all’iniziativa, il cui costo complessivo è di 500 euro, ci si dovrà iscrivere entro il 16 marzo. Saranno ammessi i primi 40 che presenteranno la domanda. Porte aperte anche ai giovanti studenti: saranno riconosciuti loro 15 crediti formativi dopo una verifica finale.

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