URBINO – Dal 27 marzo a Urbino aprirà la Casa della Poesia: lo ha annunciato l’assessore alla rivoluzione Vittorio Sgarbi in occasione della conferenza stampa tenuta il 16 marzo nella sala convegni di Palazzo Ducale per illustrare le prossime mostre e chiudere quella su Tonino Guerra.
“Ho cancellato il Museo della città (Palazzo Odasi ndr) e ne sono felice– dichiara Sgarbi – oggi in Italia i musei delle città sono 4300 meno uno: sono dei posti desertici. La città non si osserva da un museo, si vive”. “La rivoluzione – continua – è portare la poesia e lo faccio istituendo un archivio sonoro, per ascoltare le voci di 100 poeti e farci raccontare direttamente da loro che cos’è”. Tra questi, oltre a Pascoli e D’annunzio, anche voci di attori come Vittorio Gassmann e Carmelo Bene. Questo percorso comincerà appunto il 27 marzo con la figlia del poeta Ezra Pound, Mary de Rachewiltz, a Urbino per l’inaugurazione.
Nella sala convegni di Palazzo Ducale, insieme alla poesia, si è celebrato anche un poeta, Tonino Guerra, che proprio lo stesso giorno avrebbe compiuto 95 anni: “Lo scrittore pieno di umanità e di vita che aveva solo il suo nome e cognome, e non ricopriva ruoli”, lo descrive così Sgarbi. Presenti in sala anche Lora Guerra, moglie dello scrittore, Carla Fracci, il regista Beppe Menegatti, e il sindaco di Pennabilli, città guerriana protagonista insieme a Rimini, San Marino e Urbino della serie eventi in memoria dello sceneggiatore. Tra gli eventi organizzati a Urbino, in scena al Teatro Sanzio cinque estratti dello spettacolo L’Albero dei Pavoni di Nicolay Androsov, sul palco la ballerina classica Carla Fracci.
Le prossime mostre La Sala del Castellare, dopo aver ospitato la mostra su Tonino Guerra Amarcord, si prepara per ospitare a fine mese alcune opere dell’incisore e disegnatore belga Félicien Rops in dialogo con Riccardo Manelli:”L’illustratore di Repubblica e del Fatto quotidiano che se non fa ritratti, fa donne nude”, racconta Sgarbi al pubblico divertito. “L’ho fatto per il vescovato che è qui vicino, così il vescovo vede quello che si è perso”.
Nella prima sala, in apertura, sarà esposto il quadro Cleopatra di Artemisia Gentileschi, pittrice italiana che proprio Carla Fracci ha interpretato nel suo spettacolo teatrale Artemisia e che, “in diretta” dalla sala convegni, ha proposto di portare in scena a Urbino e Pennabilli. Una coincidenza, secondo Sgarbi, dietro la quale si nasconde la regia di Tonino Guerra: “La sua è una morte apparente – commenta l’assessore – è qui con noi, anzi, in un Palazzo Ducale parallelo in cui si è portato tutte le donne. Ecco perché in questa sala ci sono tanti maschi – continua commentando la presenza dei ragazzi dell’Itis di Urbino – non ho mai visto tanti maschi insieme nella mia vita”.
A concludere il nuovo ‘pacchetto’ di mostre, in attesa di quella sul Rinascimento privato, un’esposizione di 30 icone russe, che sarà allestita dal 29 marzo tra il Museo delle grotte e la chiesa Ortodossa. In arrivo anche un dipinto di Prospero Fontana che prenderà il posto del Tintoretto nell’Oratorio di San Giuseppe.