Otto marzo, musei gratis per le donne ma non a Urbino. Palazzo Ducale fa pagare. Poi il dietrofront

di ANTONELLA SCARCELLA

URBINO – L’8 marzo l’ingresso nei musei è gratis per le donne, ma non a Palazzo Ducale. “La soprintendenza non ci  ha comunicato niente – dice di prima mattina l’addetta alla biglietteria della Galleria nazionale delle Marche – quindi stiamo facendo pagare il biglietto intero”. Peccato che il ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini lo scorso 7 febbraio avesse lanciato la campagna #8marzoalmuseo: ingresso gratuito per le donne in tutti i musei statali e un calendario di eventi culturali.

“Sapevo dei musei gratuiti per la festa delle donne – racconta all’uscita la signora Lucia – ma non ho chiesto niente perché pensavo fosse un museo provato. Ho pagato il biglietto intero”. Come lei, anche una turista canadese che ha raccontato di aver sborsato cinque euro.

Interpellata dal Ducato alle 10.20, la sopraintendenza assicura: “Abbiamo avvisato Palazzo Ducale con una circolare, non è colpa nostra”, spiega la sopraintendente Agnese Vastano. In realtà la decisione di correre ai ripari è successiva alla denuncia del Ducato. La biglietteria inizia a far entrare le donne gratis soltanto 20 minuti dopo la nostra chiamata, alle 10.40. Una ricostruzione confermata anche all’ingresso di Palazzo Ducale: “Sì, ci hanno appena chiamato comunicandoci l’iniziativa del ministero. Noi non avevamo comunque ricevuto nessuna circolare”.

Il problema di comunicazione è risolto. Ma a Urbino non è la prima volta che succede: anche lo scorso 8 marzo, per lo stesso motivo, le donne avevano pagato il biglietto.