Morciano “ingaggia” gli allievi dell’Accademia di Urbino: “Gli faremo disegnare anche le barriere antiterrorismo”

di DANIELE ERLER

URBINO – Gli allievi dell’Accademia di Belle arti di Urbino sono una risorsa e lo sanno bene a Morciano, paese della Romagna di poco più di 7.000 abitanti, a una trentina di chilometri dalla città ducale.

Gli allievi della scuola di grafica dell’Accademia

Il sindaco Giorgio Ciotti, come un mecenate contemporaneo, ha presentato l’accordo che coinvolgerà i ragazzi della scuola di grafica a partire da Elisabetta Keci e Federico Fusetti, due allievi che hanno già realizzato delle acqueforti. Serviranno per dare visibilità alla storica fiera del paese romagnolo.

Gli allievi hanno la possibilità di mettersi alla prova con vere commissioni: di conoscere insomma quello che sarà il loro lavoro una volta usciti dall’Accademia. Morciano ha così degli artisti al suo servizio, “per portare bellezza nelle strade”, spiega Ciotti. Secondo Giorgio Londei, presidente dell’Accademia, questo potrebbe diventare un esempio pure per Urbino: “Perché questa città non coinvolge meglio la sua Accademia?”, si chiede Londei.

L’acquaforte di Federico Fusetti

“Siamo una città Unesco – dice – ma i turisti forse nemmeno lo sanno. Potremmo mettere alcuni studenti a lavorare su progetti grafici che lo rendano evidente: per ora è una mia idea, vedremo se qualcuno saprà coglierla”. Secondo Londei gli studenti potrebbero mettersi a disposizione, a Urbino, anche per alberghi e ristoranti: “Bastano poche migliaia di euro per organizzare un concorso con delle borse di studio e realizzare così un progetto grafico. L’Accademia ha voglia di confrontarsi sia con le istituzioni, sia con le aziende private, perché fra i suoi obiettivi ha quello di portare la bellezza nel territorio”.

Come succederà a Morciano. I progetti sono in corso di definizione, ma il sindaco Ciotti anticipa al Ducato un’idea: “Avete presente le barriere antiterrorismo? Noi a Morciano le vorremmo rendere più belle: unire sicurezza ed estetica. I ragazzi dell’Accademia potrebbero aiutarci”.