di VALENTINA RUGGIU
URBINO – L’accorpamento con Tavoleto sembra essere una soluzione “conveniente per tutti”. Anche se tra i cittadini di Urbino non tutti sanno che il 13 dicembre si terrà il referendum, chi è più informato sembra d’accordo con i due sindaci sui benefici economici e amministrativi che porterà questa ‘fusione’, già approvata da entrambi i consigli comunali.
L’operazione di accorpamento ha un triplice vantaggio: Tavoleto risolverebbe un importante problema di ammanco nelle casse pubbliche – circa 80mila euro -, Urbino aumenterebbe la propria popolazione, allontanando il rischio di scendere sotto la soglia dei 15mila abitanti, infine il “nuovo” comune di Urbino, grazie alla legge Del Rio, sbloccherebbe contributi straordinari del valore di 1,3 milioni di euro l’anno per un totale di 13 milioni in 10 anni.
Divisi invece gli abitanti di Tavoleto. Intervistati la settimana scorsa da Il Ducato le reazioni sono state divergenti: c’è chi è convinto che l’unica strada per salvare il comune dal default sia unirsi a Urbino. Altri ancora non sanno se andranno a votare, aspetteranno il 13 dicembre per decidere.