URBINO, 14 DIC. – Secondo il presidente dell’associazione Dipendiamo, Sandro Forlani, anche i dipendenti (come azionisti e obbligazionisti di Banca Marche) sono stati ingannati dai vertici dell’istituto e continua a difenderli a spada tratta da chi li accusa di aver venduto in mala fede le azioni quando la BdM era già stata attenzionata da Bankitalia, a gennaio del 2012: “I dipendenti non sono truffatori, ma truffati. Ciascuno di loro ha perso tra i 10mila e i 30mila euro come previsto da contratto in caso di cattivo andamento della banca. Hanno venduto azioni perché avevano un prospetto falso. Perché i vertici hanno nascosto la lettera di bankitalia anche a loro”. Per questo il presidente dell’associazione che raccoglie i dipendenti dell’istituto di credito spiega: “Chiediamo le dimissioni di tutti coloro che hanno gestito Banca Marche negli ultimi due anni e quattro mesi di commissariamento”. “Il nuovo direttore generale, i tre commissari e tutti i funzionari chiamati a salvare la banca devono lasciare i loro incarichi. O perché hanno lavorato male, o perché hanno lavorato con il preciso obiettivo di far chiudere questa banca”.