URBINO – Per il Family Day del 30 gennaio a Roma è atteso mezzo milione di persone. Ma dalla provincia di Pesaro e Urbino sembra che saranno pochissimi i pullman a partire. Fatti due conti, alla manifestazione in difesa dei “diritti della famiglia e dei bambini” in protesta contro il disegno di legge Cirinnà, dalla provincia marchigiana, a parte i viaggiatori singoli, partiranno al massimo 170 persone. L’equivalente degli unici tre pullman affittati per l’occasione. Nessuno di questi partirà da Urbino. E questo nonostante il Cardinale Edoardo Menichelli, che è anche Vescovo di Ancona e presidente della Conferenza Episcopale della Marche, abbia ricevuto attorno a metà gennaio i sacerdoti di alcune parrocchie della regione e dell’Abruzzo invitandole a organizzarsi in vista della manifestazione al Circo massimo.
Per capire quanti pullman partissero dalla provincia, il Ducato ha contattato le parrocchie delle diocesi di Urbino, Fano e Pesaro. Da queste telefonate è emersa la notizia dell’incontro del cardinale con i sacerdoti. Ma a rispondere a questo appello non ufficiale sono state, alla fine, soltanto tre parrocchie. A Pesaro quella di Santa Maria del Porto, a Fano quelle di Santa Maria del ponte Metauro e di San Giuseppe al Porto. Abbiamo contattato anche l’Arcidiocesi di Ancona ma, dopo tre rimandi, non è stato possibile parlare con il cardinale per avere un suo commento.
Il pullman del gruppo pesarese si aggrega a un Pullman in partenza da Cattolica, oltre ai parrocchiani, ci saranno alcuni esponenti del Cammino neocatecumenale e qualcun altro di Comunione e Liberazione. I due autobus in partenza da Fano porteranno al Circo Massimo i fedeli delle parrocchie, gli attivisti del Movimento per la vita di Fano e il gruppo di preghiera di Pesaro Rinnovamento nello Spirito Santo. Tra di loro anche qualche cittadino singolo.
A frenare le parrocchie nel prendere iniziativa è stata soprattutto la mancanza di indicazioni da parte della Cei, la Conferenza Episcopale italiana, sebbene la sua emittente televisiva TV2000 trasmetterà in diretta la manifestazione. Nella città ducale né le parrocchie né la Fuci, Federazione Universitaria Cattolica Italiana, si sono mossi per organizzare il viaggio. “Dalla diocesi non ci hanno detto nulla – racconta Don Luca, il parroco universitario – inoltre è un periodo in cui gli universitari non sono in città quindi sarebbe difficile organizzare non abbiamo comunque avuto richieste”. A Urbania c’è stata qualche richiesta ma nemmeno da lì è previsto un gruppo di viaggio: “Il Family Day non è una manifestazione organizzata dagli organi della Chiesa – racconta Don Dino – siamo a favore della cosa ma non vogliamo per forza sostenere un qualcosa solo per dare pubblicità ai politici. Non c’è indicazione specifica dalla Cei, quindi i fedeli sono liberi di partecipare o meno”, conclude.
E così rispondono anche alcune parrocchie di Fossombrone, Fermignano, Acqualagna, Mombaroccio. Oltre alle motivazioni principali, non sono mancati problemi logistici. Ad Acqualagna, per esempio, dalla parrocchia di Santa Lucia, Don Piergiorgio ci dice che è stato impossibile organizzarsi: “Le motivazioni sono importanti ed è giusto partecipare – racconta – ma in settimana ci sarà l’Arcivescovo in visita, non possiamo andarcene”.