di SIMON PIETRO TURA
URBINO – Urbino, si sa, è una città a vocazione universitaria dove si passano anni sui libri per ottenere la tanto agognata laurea. Ma da oggi sappiate che potete venire nel Montefeltro anche per scegliere una strada diversa. A breve, 102 piccoli appezzamenti di terreni agricoli, per un totale di 74 ettari nel territorio urbinate, verranno messi all’asta nelle prossime settimane nell’ambito del progetto nazionale della Banca delle terre agricole (per la mappa registrazione necessaria).
Si trovano tutti in località Monte Avorio (380 metri s.l.m.), con due ettari che ricadono nel territorio del comune di Peglio. La qualità di coltura dei terreni è di vario tipo: 32 ettari e mezzo sono di bosco ceduo, 25 sono dediti al pascolo e 13 sono pronti per essere seminati.
L’obiettivo della ‘banca’, presentata a Roma dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina è di rilanciare l’intero sistema agricolo italiano, lottando contro l’abbandono dei terreni e favorendo il ricambio generazionale del settore: “Dobbiamo stimolare in ogni modo la crescita delle nostre produzioni, consentendo soprattutto ai giovani di poter avere un accesso al credito e alla terra semplificati”, ha dichiarato il Ministro in conferenza stampa.
La Banca delle Terre Agricole è una novità per il nostro Paese e sarà un utile strumento di mappatura per consentire a chi cerca terreni pubblici in vendita da poter coltivare di accedere facilmente al database nazionale. Sono disponibili tutte le caratteristiche dei terreni, la loro posizione, le tipologie di coltivazioni e i valori catastali.
I primi ottomila ettari tra campi, piccoli appezzamenti incolti o già coltivati di proprietà di Ismea, l’ente economico del Ministero, saranno messi all’asta. Il progetto è aperto a tutti ma si rivolge in particolar modo agli under 40: dovranno iscriversi come imprenditori ma saranno esonerati per tre anni dal versare i contributi previdenziali.
Per loro sono previste anche altre importanti agevolazioni fiscali: l’acquisto può essere finanziato con un mutuo a tasso agevolato e gli investimenti, dalle stalle ai macchinari, potranno contare su prestiti a tasso zero, mentre gli aiuti europei saranno aumentati del 25%.
La maggioranza di questi terreni si trova al Sud, con gli agricoltori siciliani che avranno a disposizione quasi duemila ettari per le loro attività (praticamente un quarto del valore nazionale). Seguono Basilicata e Puglia con rispettivamente 1531 e 1434 ettari. Nelle Marche, due gli appezzamenti della Banca: oltre a Urbino, circa 38 ettari ricadono nella provincia di Macerata.