Studenti contro l’ordinanza del sindaco: “Ci ha tolto la piazza ma vogliamo una convivenza pacifica”

Gli studenti di Urbino in piazza della Repubblica - Foto Simona Barsotti‎ sul gruppo Facebook Assemblea per il Diritto alla Città - Urbino
Di GIACOMO TIROZZI

URBINO – Dopo l’idea del sindaco, Maurizio Gambini, di anticipare la chiusura dei locali all’1 e 30 gli studenti di Urbino si sono riuniti in piazza della Repubblica per discutere come far arrivare la protesta e soprattutto le loro proposte al primo cittadino. Vogliono chiedere all’amministrazione comunale un incontro chiarificatore e discutere di nuovi spazi per divertirsi senza disturbare la cittadinanza e la revoca dell’ordinanza che vieta di bere alcolici in strada. L’incontro, a cui ha partecipato anche il consigliere comunale con delega allo Sport e alle politiche giovanili, Marianna Vetri, è stato organizzato dalle associazioni studentesche Agorà, Siamo Urbino, La SocioLogica, Fuori corso e il collettivo Studenti in movimento.

Gli studenti sono parsi preoccupati dal non poter muoversi liberamente per la città dopo l’1:30 di notte. Vedono nelle ordinanze un atto repressivo della loro libertà: “È stato un modo per ottenere consenso elettorale” secondo Raffaele Spadano, membro dell’associazione La SocioLogica. Lamentano la mancata integrazione tra gli urbinati e gli universitari. Il loro obiettivo è quello di arrivare a una convivenza pacifica tra queste due anime della città.

Al dibattito ha voluto prendere parte anche il consigliere Vetri, che ha ribadito la volontà dell’amministrazione di dialogare con gli studenti precisando, però, che l’ordinanza del 2014 è nata per il mancato rispetto del quieto vivere da parte di alcuni universitari. “Spesso gli studenti parlano a voce alta di notte non lasciando dormire le persone – ha sottolineato Vetri – abbandonano bottiglie di alcolici sul ciglio della strada e orinano sui muri della città”.

L’idea delle associazioni studentesche è quella di dimostrare che sono in grado di comportarsi civilmente, rispettando il decoro urbano e per questo chiedono la sospensione dell’ordinanza. “Un periodo di prova” come ha detto il presidente del consiglio degli studenti, Gianmario Doka da svilupparsi solo se “prima ci sarà una reale ed effettiva integrazione tra universitari e urbinati; integrazione che deve arrivare da ambo le parti”. Altri studenti invece hanno posizioni più radicali e chiedono la revoca dell’ordinanza che vieta il trasporto e il consumo di bevande alcoliche per strada.

Gli universitari chiedono inoltre nuovi spazi per poter passare il tempo libero, più bidoni per i rifiuti e nuovi bagni pubblici. Molto di loro considerano la situazione esistente dovuta alla stessa ordinanza “che ci ha tolto la piazza”, costringendoli a sparpagliarsi tra i vicoli della città.

Alla fine dell’assemblea gli studenti hanno strappato la promessa di un incontro con l’amministrazione comunale che, secondo la Vetri, potrebbe avvenire già la settimana prossima. Come ultimo atto si è deciso la creazione di un gruppo Facebook per portare nuove istanze al comune e la presenza in massa al prossimo consiglio comunale di venerdì 28 aprile.