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Sigillo d’ateneo a Marco Bellocchio: la cerimonia l’11 maggio alla Carlo Bo

Marco Bellocchio

URBINO- 28 APR. Il regista Marco Bellocchio riceverà l’11 maggio il sigillo d’ateneo dall’università di Urbino. Le celebrazioni si terranno nell’aula magna di palazzo Battiferri. Conosciuto per film come I pugni in tasca e Vincere, Bellocchio è uno dei più importanti registi del panorama italiano e collabora con l’ateneo urbinate come docente del master di cinematografia.

Il regista piacentino ha vinto, tra gli altri premi, il Leone d’argento al Festival di Venezia 1967 per il film La Cina è vicina, il David di Donatello nel 1980 per la regia di Salto nel vuoto, nel 2010 per Vincere e nel 2014 alla carriera. Con il film La condanna si è aggiudicato Il Festival di Berlino l’Orso d’Oro 1991.

L’Università ha deciso di concedergli questo riconoscimento per i suoi meriti culturali e per aver contribuito a far conoscere la cinematografia italiana nel mondo.

Nella motivazione si legge tra l’altro: “Nel corso della sua attività di regista, Bellocchio ha attraversato più epoche, partecipando a quel grande fermento artistico della nouvelle vague degli anni ’60, quando si avvertiva l’esigenza di rinnovare, sperimentare, ridefinire il linguaggio cinematografico, cercando nuove prospettive da cui inquadrare la società e l’essere umano. In più di mezzo secolo di attività è riuscito, con rigore e serietà, a mantenere sempre un altissimo livello qualitativo, conservando alcune costanti del suo stile e della sua estetica, ma nello stesso tempo rinnovandosi, opera dopo opera, interpretando così la professione di cineasta come vero e proprio lavoro di ricerca ed esplorazione della realtà, coniugando in maniera profonda la dimensione personale a quella collettiva: una ricerca, la sua, che lo ha portato a sperimentare più registri espressivi”.

Negli anni il sigillo di Ateneo, copia di quello impresso nel 1588, è stato assegnato ad importanti personalità come Gehrard Schröder, Enrico Giovannini, Martin Schulz, Carlo Rubbia, Elena Cattaneo,  Andrea Camilleri e nel 2017 al direttore di Repubblica Mario Calabresi e all’imprenditore Giuseppe Collesi.

L’intervento di Bellocchio è inserito nell’Intervallo delle cose, un festival sulla cinematografia che si terrà a Urbino dall’8 all’11 maggio, organizzato dall’associazione culturale “La Ginestra”, di cui è presidente Giovanna Errede. Nel comitato scientifico il regista Andrea Laquidara, il professore Roberto Danese e la professoressa Alessandra Calanchi.

Per celebrare il regista saranno proiettati al cinema Nuova luce una serie di film dello stesso Bellocchio: I pugni in tasca; Gli occhi, la bocca; Salto nel vuoto; Vincere e Fai bei sogni. L’ingresso è gratuito.

Sempre l’11 maggio, al cinema Nuova Luce alle 21, alla presenza del regista verrà proiettato il suo ultimo film Fai bei sogni.