Donare gli organi, la propria scelta sulla carta d’identità. A Urbino sono 186

di SIMON PIETRO TURA

URBINO – Donare gli organi è un atto di grande civiltà che può permettere ad una persona malata di avere una nuova vita. Come riporta il Corriere Adriatico l’ultimo caso riguarda una signora deceduta dopo essere stata colpita da emorragia celebrale. I familiari hanno dato il consenso per il prelievo del fegato, trapiantato ad un paziente ad Ancona, e le cornee che saranno inviate alla banca degli occhi di Fabriano.

In pochi sanno che dare il consenso a donare gli organi può anche essere un “segno particolare” scritto sulla carta d’identità. Il Comune di Urbino ha aderito al progetto “Una scelta in Comune”, un progetto promosso dal ministero della Salute con il Centro nazionale trapianti che permette di snellire e rendere più sicure le procedure per l’espressione della volontà dei cittadini sulla donazione.

A Urbino 186 persone hanno espresso parere favorevole mentre 50 persone si sono opposte all’espianto dei propri organi. Allargando l’orizzonte a livello regionale, nelle Marche sono 20740 i cittadini che hanno aderito al progetto, 17723 favorevoli (85.5%) e 3017 contrari (14.5%).

Nella città ducale, da ottobre 2016, al momento del ritiro o del rinnovo della carta d’identità è possibile richiedere un modulo che attesta la volontà o meno di donare organi e tessuti. L’esito della dichiarazione viene trasmesso in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti (Sit), la banca dati del ministero della Salute che raccoglie tutte le dichiarazioni rese dai cittadini. È sempre possibile cambiare idea, poiché fa fede l’ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo. La donazione è comunque possibile solo quando il soggetto è deceduto a causa di una lesione encefalica che ha causato la cessazione di tutte le funzioni cerebrali.

Ma non è necessario attendere che la carta d’identità scada per entrare a far parte della “famiglia” dei donatori. È sufficiente iscriversi all’associazione nazionale di riferimento (Aido) oppure recarsi alla propria Asl di competenza.

Come numero di iscritti all’Aido, divisi per provincia, Ancona fa la parte del leone con 13.220 donatori (3,6%) mentre a Pesaro e Urbino ci sono 4.895 iscritti, il 7,6% della popolazione totale.