Minacciò di morte controllori sull’autobus, condannato a cinque mesi di reclusione

URBINO, 10 MAG – Dovrà scontare cinque mesi e dieci giorni di carcere per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale Vincenzo Albanese, il quarantunenne di origini napoletane che il 14 marzo aveva minacciato di morte due controllori dell’autobus da Urbino diretto a Pesaro.

L’uomo era stato fermato perché senza biglietto. “Albanese ha mostrato un atteggiamento arrogante nei confronti dei controllori – ha spiegato al giudice il pubblico ministero, Catia Letizi, che aveva proposto una condanna a otto mesi di reclusione – minacciando di ammazzarli entrambi. Ad uno ha addirittura detto che sarebbe andato a casa sua per uccidere la moglie e i  figli”.

La difesa aveva chiesto l’assoluzione: “I controllori hanno trovato il mio numero di cellulare tra i documenti di Albanese – ha spiegato in udienza Paolo D’Incecco, legale dell’imputato – e, invece di fare il verbale, come si fa normalmente quando qualcuno viene trovato senza biglietto, hanno pensato di telefonare a me. Con questo gesto arbitrario non solo hanno violato la privacy, ma hanno provocato la reazione del mio assistito”.

La tesi della difesa, però, non ha convinto il giudice. Dopo aver pronunciato la sentenza, si è rivolto direttamente al condannato – che ha dei precedenti penali – e gli ha detto: “Albanese, mi raccomando, adesso basta”.