Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Urbino, fotografo di Palazzo Ducale a processo per assenteismo: “Uscivo per motivi di lavoro”

URBINO, 27 GIU. – Doveva essere al lavoro e invece entrava e usciva dall’ufficio senza strisciare il badge. I fatti risalgono all’ottobre del 2014, oggi si è svolta l’udienza per ascoltare la versione dell’imputato. Il protagonista della vicenda è M. F. fotografo residente a Fermignano che lavora alla Galleria Nazionale delle Marche. Gli sono state contestate le uscite effettuate più volte durante la stessa giornata dall’1 all’8 ottobre di tre anni fa.

Le ‘fughe’ all’interno dell’orario di lavoro non venivano mai riferite o autorizzate dai  superiori. M. F. si è sempre giustificato adducendo “motivi di lavoro”. Secondo l’accusa si trattò invece di soste della durata minima di dieci o venti minuti al bar situato davanti alla Galleria Nazionale o improvvisi viaggi fino a Fermignano. L’imputato sostiene che oltre ad uscire per seguire i lavori dei restauro dei Torricini, andava negli uffici del Comune per  ‘consulenze’ sul funzionamento di una costosa macchina digitale acquistata dal Palazzo Ducale. Una collaborazione che era stata autorizzata da Comune e Soprintendenza ben quattro anni prima.

Altre uscite per raggiungere gli uffici di Palazzo Ducale passando per l’esterno (invece del corridoio interno alla Galleria) troverebbero giustificazione, secondo il fotografo, con un ordine di servizio della Soprintendenza del 1997, secondo il quale per questioni di sicurezza chi lavora all’interno della Galleria deve necessariamente uscire e attraversare Piazza Rinascimento per poter accedere agli uffici di Palazzo Ducale.