URBINO, 29 NOV – “Non ci sono mai stati accordi per gonfiare fatture e orari di lavoro, anche perché sapevo quanto tempo ci metteva uno spazzaneve a percorrere quei tratti di strada”. Giovanni Salvatore Spagnolo è uno dei testimoni chiave nel processo per corruzione e truffa contro Edmondo e Fabrizia Lucchetti, titolari di una ditta per la pulizia delle strade che, secondo l’accusa, avrebbero emesso fatture gonfiate per gli interventi durante il nevone del 2012.
Spagnolo, che non è coinvolto in questo procedimento penale, è stato sentito oggi al tribunale di Urbino e ha difeso su tutta la linea i due imputati. Spagnolo nel 2012 si occupava della gestione delle strade nella provincia di Pesaro e Urbino. Secondo l’accusa, le fatture della ditta dei Lucchetti sono state gonfiate modificando l’orario di lavoro dei mezzi spazzaneve per far risultare più ore e chilometri.
Nel processo ci sono anche altri due imputati. Dino e Simone Turani, titolari di un’autofficina di Acqualagna in cui Spagnolo ha portato un’auto della provincia per delle riparazioni. L’accusa contesta anche in questo caso la falsificazione della fattura dei lavori. Spagnolo testimonia ancora: “Non ho mai dato nessuna indicazione sulla somma dei lavori né su cosa inserire in fattura”.
L’udienza è stata rinviata al 2 maggio per poter interrogare gli imputati oggi non presenti in aula. (gba)