DI ANTONELLA MAUTONE
URBINO- Il sindaco Maurizio Gambini propone di attivare un servizio bus per salvare la scuola di Trasanni che rischia di chiudere a causa del calo degli iscritti. È la soluzione annunciata il 24 novembre scorso durante l’incontro pubblico a cui hanno partecipato il preside dell’istituto Enrico Maria Guidi e l’assessore all’istruzione Massimo Guidi. Lo scuolabus sarà messo a disposizione dei bambini che nell’anno scolastico 2018-2019 si iscriveranno alla primaria della frazione, parte dell’istituto comprensivo “Pascoli”. La scuola ha infatti subito un calo di iscrizioni, soprattutto di bambini italiani, da quando è aumentata la presenza di quelli stranieri.
Nel 2013 il comune di Petriano ha deciso di eliminare il pullman che portava i bambini di Ponte Armellina (la frazione di Urbino in cui la maggioranza dei residenti è di origine straniera) all’istituto che prima frequentavano, la scuola di Gallo. Per questo motivo le famiglie sono state costrette a iscrivere i figli a Trasanni, favoriti dal fatto che il Comune di Urbino aveva istituito un servizio navetta. Dopo l’arrivo dei nuovi alunni molti genitori di bambini italiani hanno però scelto di trasferire i figli alle scuole del centro. Una scelta che ha scatenato lunghe polemiche: all’accusa di razzismo i genitori hanno replicato con una scelta riguardante l’offerta formativa. La scuola di Trasanni infatti non aveva il doposcuola.
A causa del calo di iscrizioni, a Trasanni la prima e seconda sono state accorpate ma la “pluriclasse” ha avuto vita breve e la prospettiva, se le iscrizioni non torneranno ad aumentare, è quella della chiusura. La legge Gelmini infatti impone che una classe non possa essere composta per più del 30 per cento da alunni stranieri. Il dirigente della scuola, interpellato dal Ducato, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.