Accusato di spaccio ed espulso, arrestato di nuovo a Urbino per furto

di ELEONORA SERAFINO

URBINO – Nel 2011 un decreto di espulsione gli ha evitato un processo per spaccio, ma nel 2015, tornato a Urbino, è stato arrestato per il furto di quasi tremila euro di elettrodomestici. Il rientro in Italia a Edmir Koleci, 26 anni, albanese è costato inoltre anche la riapertura del procedimento penale per i fatti di sette anni fa.

Imputato nell’udienza che si è tenuta il 10 gennaio al tribunale di Urbino, l’uomo è accusato di aver spacciato cocaina ed eroina a Urbania e Fermignano.

Il testimone ascoltato in aula, un giovane di 24 anni, ha raccontato di aver acquistato da lui, all’epoca dei fatti, cocaina al prezzo di 50 euro al grammo, in sei occasioni (ogni volta un quantitativo che andava dai 2 ai 5 grammi) e di essere stato più volte minacciato per non aver saldato alcuni debiti.

La storia processuale di Koleci, però, è più complessa. Nel 2011 il suo nome compare tra quello di altre 13 persone, per lo più albanesi, che spacciano tra Urbania e Fermignano.

Un gruppo di cui fa parte anche Altistin Precetaj, condannato poi, nel 2015, a 12 anni di carcere per l’aggressione con l’acido all’avvocato urbinate Lucia Annibali. La banda viene sgominata grazie a diverse intercettazioni tra alcuni componenti e Giovanni Olimpio, parrucchiere di Fermignano che acquista grossi quantitativi sia per uso personale che per la vendita.

Tutti gli indagati patteggiano, a eccezione di Kaleci, che è in Italia senza permesso di soggiorno e viene espulso. Il giudice quindi, come previsto dalla Legge Bossi Fini sull’immigrazione, emette una sentenza di non luogo a procedere. Il 10 ottobre 2014 torna in Albania, con il cognome di Terzetti, avendo nel frattempo sposato un’italiana originaria di Piobbico.

Nell’aprile del 2015, però, è di nuovo in Italia e viene arrestato per un altro reato, con un complice, Indrit Sinani, il furto di un televisore e un impianto stereo, del valore complessivo di 3.000 euro, dall’appartamento di un trentottenne di Urbino. La vittima aveva acquistato gli elettrodomestici qualche ora prima ed era stato osservato, secondo l’accusa, dai due già nel negozio e poi seguito fino a casa.

Il 18 luglio 2018 si terrà la prossima udienza in cui sono previste completamento dell’istruttoria e discussione.