Rapina in villa a Fermignano: i cittadini chiedono più sicurezza

di VIRGINIA CAMERIERI

URBINO – Dopo la rapina in villa, subita nella notte fra il 20 e 21 gennaio dalla famiglia Rossi, titolare dell’omonima zincheria a Fermignano, il sindaco Emanuele Feduzi cerca di rispondere alla crescente inquietudine dei cittadini, proponendo un aumento dei controlli sul territorio da parte delle forze dell’ordine.

“Questa efferatezza non si era mai vista. Ho chiesto perciò alla polizia locale di aumentare i controlli”, spiega il primo cittadino che lunedì mattina ha fatto visita alla famiglia Rossi per esprimere la propria vicinanza. Dopo i recenti episodi – una settimana fa a essere presa di mira fu una palazzina al primo piano nei dintorni di Bivio Borzaga – il sindaco Feduzi ha deciso che i pattugliamenti, già in corso nel territorio, saranno rafforzati e si svolgeranno tutti i pomeriggi: “Ho parlato con il maresciallo dei carabinieri della stazione di Fermignano – spiega – e con lui abbiamo deciso che i controlli andranno avanti dalle 17 fino a tarda notte”.

“Sogno i ladri tutte le notti”

L’aumento dei controlli da parte dell’amministrazione comunale cerca di rispondere alle preoccupazioni di vecchia data dei cittadini di Fermignano: “Non ne posso più – racconta una commerciante ai microfoni del Ducato – siamo arrivati a un livello insopportabile. Ho il terrore, sogno i ladri tutte le notti”. Una situazione che, a detta della donna, va avanti da troppo tempo: “Alcune volte ci sono due o tre furti al giorno, furti che non sono messi a segno da persone della zona, ma da stranieri. Vorrei essere più tutelata. Se aumenteranno i controlli è un bene per tutta la comunità”.

Un altro cittadino sostiene, invece, che il problema sia più a livello di organico: “Le autorità sono vigili e presenti, ma in numero troppo ridotto per garantire la sicurezza”. C’è poi chi propone che siano gli stessi cittadini ad attivarsi: “Passaparola continui fra la gente e squadre che perlustrino i quartieri”. I più critici fanno invece appello al governo nazionale: “Anziché mandare i soldati in Niger li mandassero qua: sarebbero sicuramente di maggiore aiuto”.

I furti a Fermignano, secondo l’amministrazione comunale, rimangono comunque nella media: “La città ne è soggetta occasionalmente – spiega Feduzi – e non parliamo mai di grandissimi numeri. Chiaramente abbiamo preso provvedimenti visti i recenti fatti”.

Una notte da incubo

L’incontro fra il sindaco di Fermignano e i Rossi è avvenuto nell’azienda di famiglia, la Rossi Fratelli Fu Alderige srl, a circa 800 metri dalla villa dove è stato messo a segno il colpo. “Sono stato più di un’ora a parlare con loro. Sono chiaramente tutti molto turbati. Un episodio simile, per la sua efferatezza, non si era mai verificato qui. Spero non ricapiti più”, ha spiegato Feduzi.

Alla casa si accede da un grande cancello automatico. Una strada bianca, in salita, porta fino alla villa, unica via d’accesso. Intorno solo boschi. Dal cancello, in piena notte, sono entrati i cinque, forse sei, malviventi. In casa c’erano solo le mogli dei fratelli Rossi e le loro tre figlie. I due uomini, infatti, si trovavano all’estero per lavoro. I ladri, armati e con un forte accento dell’est, hanno intimato alle donne di indicare loro dove si trovassero le casseforti. Una di loro è stata strattonata e buttata a terra, ferendosi al naso come certificato dalla visita medica svolta all’ospedale di Urbino. I ladri hanno portato via gioielli per un valore pari a 30 mila euro.  I carabinieri di Fermignano e di Urbino stanno indagando.