Una raccolta fondi per le cure in Austria di Sara, la giovane sommelier di Fano

di ANTONELLA M. A. MAUTONE

URBINO – Il 26 gennaio a Monte San Savino in provincia di Arezzo si terrà una serata intitolata “Tutti insieme per Sara”,  la seconda organizzata dalla delegazione di sommelier “Urbino Montefeltro” per aiutare la famiglia di Sara Bracci, una giovane di Fano, ambasciatrice territoriale di enogastronomia e compagna del presidente della delegazione Raffaele Papi, in coma dal 9 dicembre 2015 dopo un incidente stradale. 

L’obiettivo della serata è raccogliere fondi per permettere alla ragazza il ricovero in un centro specializzato a Innsbruck, in Austria, considerato all’avanguardia nella riabilitazione neuro-motoria. La degenza costa mille euro al giorno e, al momento, Sara si trova a casa, in attesa di sapere se la Asl sovvenzionerà, anche solo in parte, il suo ricovero.

Studentessa della facoltà di Lettere e Filosofia di Urbino, Sara aveva trasformato la sua passione per il vino in una professione. Dopo aver frequentato il corso per sommelier e quello per diventare ambasciatrice territoriale di enogastronomia, aveva dato vita ad alcune manifestazioni molto conosciute a livello locale nel settore. Aveva fondato “Cavoli nostri: il Cavolfiore Tardivo di Fano“, l’associazione che promuove questa varietà di ortaggio tipico di quelle zone; il “Gioco dell’Oca Goloso” per educare i più piccoli alle tradizioni e ai sapori del territorio. Sara, inoltre, era conosciuta per aver creato nel 2013 la “Staffetta del Bianchello”, una manifestazione che permetteva ai suoi avventori di degustare le diverse tipologie della Doc Bianchello del Metauro.  Un evento che i produttori avevano definito “un piccolo miracolo” perché permetteva ai visitatori di conoscere la realtà delle aziende locali produttrici di vino.

“Aveva molta fantasia ed era molto legata alla sua terra – racconta il suo compagno -. Aveva unito dodici cantine all’interno della ‘Staffetta’ e radunato più di tremila visitatori a edizione”. Da quando c’è stato l’incidente la “Staffetta” e tutte le altre attività sono state sospese.

Le persone che hanno conosciuto Sara continuano a starle vicino. Così grazie alla volontà di Papi e dei suoi amici sono state organizzate queste cene di beneficenza.

La prossima, quella del 26 gennaio, è sponsorizzata dalle delegazioni italiane sommelier, quelle di Arezzo e Versilia in rappresentanza della Toscana, e per Umbria e Marche quelle di Città di Castello e Urbino Montefeltro.

“Sara andrà in ogni caso in quel centro in Austria, anche se la Asl non ci aiutasse a finanziare il ricovero. Noi siamo intenzionati a portare avanti questa iniziativa per aiutare la famiglia e non ci siamo prefissati un budget da raggiungere grazie alla raccolta fondi”, prosegue Papi. La prima di queste cene di beneficenza è stata organizzata il 20 gennaio a Pianello di Cagli, dove Sara e Raffaele abitavano insieme. Amici e conoscenti hanno portato qualcosa da mangiare e fatto un’offerta: così sono stati raccolti i primi ottomila euro.

Il prossimo evento in programma è organizzato dall’AIS (Associazione Italiana Sommelier) e dalla delegazione di Urbino Montefeltro ed è previsto l’8 febbraio al ristorante “Urbino dei Laghi” a Pantiere. L’invito ha riscosso successo e già il 14 gennaio la pagina social dell’evento segnalava il tutto esaurito. Per sapere quali saranno i prossimi eventi organizzati è possibile consultare la pagina social Staffetta del Bianchello.

“Aspettando il suo ritorno abbiamo deciso di fondare un’associazione che si occuperà delle cose che lei ha creato”, racconta ancora il compagno. Per questo “Camminando sui tuoi passi” – questo il nome dell’associazione – nata in questi giorni, continuerà a seguire le tracce che Sara ha lasciato in tutti quelli che la conoscevano.