URBINO, 24 GEN.- Nella provincia di Pesaro e Urbino, nel 2017, il Registro delle Imprese della Camera di Commercio rileva un calo di 326 imprese, di cui 186 cancellate direttamente dal Registro (-0,36%). Le cause di cancellazione dalla Camera di Commercio possono riguardare, ad esempio, il decesso dell’imprenditore, l’irreperibilità e la perdita dei titoli autorizzativi o abilitativi all’esercizio dell’attività.
Nello stesso periodo sono invece nate 2.018 imprese contro 2.349 cessazioni in un tessuto imprenditoriale provinciale che comprende 40.748 imprese.
“È un dato negativo – commenta il segretario generale della Camera di Commercio Fabrizio Schiavoni – che giunge purtroppo inatteso, visto l’andamento del secondo e terzo trimestre del 2017″.
Sulla base dell’analisi settoriale registra una flessione soprattutto l’agricoltura, silvicoltura e pesca con 115 imprese in meno (5.521 imprese in totale, con un calo del 2%). Segnali positivi provengono invece dai servizi di alloggio e ristorazione con 35 nuove aperture (2.983 in tutto, +1,1%). L’artigianato registra una flessione pari a 128 unità in meno per un totale di 11.139 imprese (-1,1%) e rappresenta il 27,3% dell’intero sistema imprenditoriale della provincia.
“Le difficoltà che ancora pesano sul sistema economico – conclude il Presidente della Camera di Commercio provinciale Alberto Drudi – e l’elevata incertezza circa i tempi e l’intensità della ripresa economica rimangono tuttora fonti di rischio per un sistema che resiste da molti anni e incontra difficoltà a imporsi e consolidare la propria posizione. Tuttavia le imprese continuano a nascere, frutto della vocazione imprenditoriale che da sempre caratterizza il nostro territorio”.
(s.p.t.)