di LORENZO CIPOLLA
URBINO – La condizione femminile è al centro di due incontri in programma per l’8 marzo, uno con le scuole e uno con i cittadini a teatro, per riflettere sul modo in cui si può arrivare alla parità tra i sessi che includa anche la diversità di genere. “Smettiamo di indossare i pantaloni per essere come gli uomini perché siamo diverse. Essere donne è una risorsa e non dobbiamo farci intimorire dalla prepotenza, perché la vera forza è altro”, dichiara Raffaella Vittoria, consigliere con la delega per le Pari opportunità del Comune di Urbino, alla conferenza stampa di presentazione degli eventi organizzati dalla città per il giorno della festa della donna.
L’appuntamento principale è per giovedì sera al Teatro Sanzio con il filosofo e psicologo Umberto Galimberti che dialogherà sul ruolo della donna con l’antropologo dell’Università “Carlo Bo” Cristiano Maria Bellei.
Simona Denti, responsabile delle Politiche giovanili, sport e politiche comunitarie del Comune, spiega come è nata l’idea di coinvolgere Galimberti nelle iniziative per l’8 marzo: “Viviamo in un mondo, soprattutto quello del lavoro, estremamente veloce – afferma – e servono ogni tanto dei momenti di riflessione. Galimberti fa sempre emergere visioni diversi della quotidianità ed è stata sua l’idea di intitolare l’evento ‘Il femminile’. Un discorso che coinvolge uomini e donne, altrimenti non si può portare alla luce il femminile nella società”. Denti partecipa all’organizzazione dell’evento in una duplice veste: quella di amministratore e come membro dell’associazione culturale di Urbino “Aditi”, che si occupa di sostegno alla donna, maternità e genitorialità.
Al mattino alle 9.30 alla Sala Serpieri del Collegio Raffaello, in piazza della Repubblica, gli alunni delle scuole medie e superiori di Urbino incontreranno la sociologa Talita Canavacci, che spiegherà loro com’è cambiata nella storia la figura della donna e le differenza con l’uomo sia in ambito lavorativo sia domestico. Sul tema della sensibilizzazione dei più giovani riguardo i ruoli che la società attribuisce a uomini e donne interviene la psicologa Valentina Contento: “Con i ragazzi bisogna essere incisivi per far passare il messaggio, ma anche leggeri. Da bambini siamo molto condizionati dalla visione dei nostri genitori su come devono essere i maschi e le femmine: per superare questa visione dei ruoli e capire la parità, bisogna sviluppare empatia e rispetto nei confronti dell’altro”. La psicologa puntualizza inoltre che va superata l’inconciliabilità tra carriera e desiderio di maternità: “Una professionista deve poter essere mamma”.
Se è importante avere successo nel lavoro però “non vanno dimenticate le donne che faticano, come le artigiane”, puntualizza la consigliera Vittoria. Per questo l’assessore ai Servizi sociali, al commercio e alle attività produttive Giuseppina Maffei ha organizzato un’iniziativa per dare risalto a queste figure: “Un mercatino in piazza delle Erbe dove ci sarà chi lavorerà il feltro, chi il rame e chi venderà mimose”.