di ELISABETTA BARBADORO
URBINO – Alle 9.30 del mattino già 35 donne sedevano nella sala d’attesa del reparto di Ginecologia, in tarda mattinata, erano già tutte occupate dalle pazienti in attesa di ecografie e controlli. Sul tavolo un grande mazzo di mimose ricordava la festa dell’8 marzo, per questa occasione l’ospedale di Urbino ha organizzato un open day, insieme all’osservatorio Onda, con colloqui e visite gratuite sul tema dei fibromi uterini. Un’iniziativa che ha raccolto una grande partecipazione: a fine giornata se ne sono contate in tutto 94.
“Il fibroma uterino è un’alterazione anatomica molto frequente – spiega il primario del reparto Enrico Canducci – colpisce milioni di donne. Si tratta di una neoplasia benigna che può formarsi nella parete interna o esterna dell’utero e può provocare problemi e manifestare sintomi come dolore, emorragia durante il ciclo mestruale e difficoltà di concepimento”.
Il fibroma uterino si può curare con terapia farmacologica o chiururgica: “In molti casi restano asintomatici e non danno problemi – continua il direttore del reparto – dipende dalla zona dove si formano e dalle dimensioni. Solo in uno o due casi su 2000 volgono a uno stato maligno. In alcuni casi si possono somministrare medicine per bloccare i sintomi, in altri casi è consigliabile l’asportazione del fibroma con un’operazione chirurgica, ma si può anche decidere di non intervenire”.
La diagnosi è semplice, basta una visita di controllo e un’ecografia. Per questo, nel giorno della festa della donna, l’ospedale di Urbino ha messo a disposizione personale medico e infermieri per visite ed esami gratuiti durante tutta la giornata, tra le 9.30 e le 17.30. Canducci è stato disponibile per colloqui informativi e consulenze: “Con questa iniziativa intendiamo rivolgerci a quelle donne che hanno avuto un fibroma o ne hanno uno già diagnosticato”, ma tante donne si sono presentate all’ospedale solo per una visita di controllo, anche loro sono state accontentate e accolte negli ambulatori.