Fotografia: alla Data la mostra “Dialoghi sulla sofferenza” curata da Vittorio Sgarbi

Particolare di uno scatto di Giordano Morganti

URBINO, 27 MAR. – Gli spazi della Data di Urbino ospiteranno la mostra fotografica Dialoghi sulla sofferenza, curata dall’assessore alla Rivoluzione Vittorio Sgarbi. Durerà dal 2 al 25 aprile nelle antiche stalle del Duca Federico da Montefeltro.

Saranno esposti scatti di tre autori, Ilaria Facci, Nidaa Badwan Giordano Morganti, che riguarderanno tematiche di attualità. La mostra, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Urbino, ha avuto il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e quello della Regione Sicilia.

Come riporta il comunicato dell’evento, le due fotografe sono accomunate da storie personali di sofferenza. Facci, come racconta sul suo sito internet, è sopravvissuta a un cancro molto raro quando aveva due anni. Lo scorso anno ha vinto il “Premio internazionale Novecento”, dedicato al pittore e politico Renato Guttuso. Nata nel 1982 a Roma, la fotografa italiana ora vive a Londra. I suoi scatti sono stati pubblicati su importanti riviste come Vogue.it, Inside Art o Il Fotografo.

Badwan, nata ad Abu Dhabi nel 1987, è diventata famosa per la sua protesta pacifica e artistica messa in scena nel 2013. Per denunciare le proteste e le minacce ricevute da Hamas, oltre alle difficili condizioni in cui sono costrette a vivere le donne, la fotografa si è imposta un esilio in una stanza per venti mesi. Dopo questa esperienza ha pubblicato un’opera dal titolo Cento giorni di solitudine, composta di autoritratti fotografici durante il periodo di isolamento. La sua storia è stata ripresa dal Corriere della Sera, da Sky Arte e dal New York Times.

Morganti, nato a Milano nel 1956, ha cominciato a collaborare con la rivista Vogue a 19 anni. Durante la sua carriera ha immortalato personaggi come Indro Montanelli, Fabrizio De André e Dustin Hoffman. Nella mostra alla Data, i suoi scatti ritrarranno persone affette da malattie mentali. (m.d.r.)