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Toxics, bse, ogm: sono solo alcune delle misteriose sigle dietro le quali si nascondono alcuni dei rischi per la sicurezza alimentare. Detto in altre parole, i possibili allarmi per la salute dei consumatori vengono dalle contaminazioni dei cibi con sostanze tossiche come la
diossina, da infezioni gravi come nel caso dell'encefalopatia bovina spongiforme, meglio conosciuta come 'morbo della mucca pazza', dagli organismi geneticamente mutati. Così come dagli ormoni usati per allevare gli animale e che poi finiscono nella carne consumata da adulti e bambini; dai residui di pesticidi che rimangono su frutta e verdura e vengono così ingeriti; o dalle carni di animali allevati con notevoli quantità di antibiotici che rischiano poi di contaminare il prodotto acquistato dai consumatori, con il rischio, ancora tutto da accertare, che gli esseri umani possano diventare resistenti agli antibiotici stessi.

Come nasce un allarme alimentare? Se qualcosa va storto in un qualsiasi punto del ciclo produttivo degli alimenti, possono derivare gravi conseguenze per i consumatori. Può esserci, per esempio, un problema nelle materie prime o nel mangime degli animali (come è effettivamente successo per l'allarme diossina e per l'emergenza 'mucca pazza'), nel processo di lavorazione dei prodotti, nella fase della conservazione, o addirittura a creare problemi possono essere le sostanze che entrano in contatto con gli alimenti. Si pensi alla pericolosità, da poco svelata, delle pellicole al pvc usate per avvolgere i cibi da conservare.

Tra i settori più esposti c'è proprio quello dei mangimi per gli animali da allevamento: proprio a causa di gravi irregolarità nel mangime si sono diffuse le contaminazioni da diossina l'encefalopatia bovina spongiforme (mucca pazza). Di fatto non esiste una lista di ingredienti ammessi nell'alimentazione animale, ma solo un elenco di sostanze vietate che viene aggiornato a seconda delle situazioni di emergenza che si presentano. Quindi a danno già fatto. La legislazione europea non vieta, per esempio, la possibilità di usare animali morti e materiali di scarto nella catena dei mangimi.

confini della sicurezza

i casi:
diossina
bse
ogm
ormoni

le battaglie:
no al trasnsgenico
sicurezza alimentare

le novità:
il protocollo di Montreal
etichette per gli ogm

 

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di
Filomena Greco