URBINO – “L’Italia dovrebbe riuscire a fare a meno del nucleare e riorganizzare le fonti di energia rinnovabile attraverso una normativa unitaria che disciplini anche l’utilizzo degli spazi per gli impianti”. Lo ha detto l’industriale romagnolo Luigi Valentini a margine della conferimento della laurea magistrale ad honorem in Economia e gestione aziendale che gli è stata consegnata questa mattina nell’aula magna del Rettorato dell’Università “Carlo Bo” di Urbino. Proprio in concomitanza con il passaggio in Europa della nube radioattiva proveniente dal Giappone, Valentini – intervistato da Il Ducato – ha fornito il suo punto di vista sul nucleare anche per il suo interesse alle energie pulite, avendo avviato un progetto per impianti fotovoltaici installati in diversi grandi magazzini.
La laurea ad honorem è stata consegnata dal rettore Stefano Pivato “per l’elevato profilo imprenditoriale e per i suoi contributi al sociale, all’arte e alla ricerca”. “Il regalo che mi avete fatto oggi – ha detto l’industriale indossando la mantella accademica – era fuori dalla mia immaginazione. Ho origini contadine e sono partito con le cambiali, che mi hanno fatto soffrire e correre tanto, facendo la fortuna dell’Italia e anche la mia”.
Dal lavoro nella sua piccola falegnameria a Rimini negli anni ’60, Valentini è arrivato a creare un polo industriale che comprende tutta la filiera del mobile, dalla produzione alla distribuzione attraverso gli oltre 90 punti vendita di “Mercatone Uno”, per un fatturato di 850 milioni di euro. La svolta nel suo lavoro è stata nel 2000, passando a produrre mobili in scatola di montaggio, “ma il mio trampolino di lancio in questo mondo – ha sottolineato il dottore industriale – è stato nelle Marche, dove oggi è sparito l’artigianato a favore di grossi imprenditori”.
Ascolta l’intervista a Luigi Valentini