URBINO – “Non so se possiamo considerarci diversi, però una cosa è certa: non mi sono mai fidata di quelli che si considerano normali”. Con queste parole Vladimir Luxuria, ha concluso il suo intervento all’incontro su “Lavoro, famiglia, rapporti umani… quali differenze?” che si è tenuto venerdì pomeriggio presso la Sala del Consiglio Comunale.
Al dibattito, moderato da Cinzia Massetti (Cgil nuovi diritti), hanno partecipato l’Assessore del Comune di Urbino per le Politiche Sociali Maria Clara Muci, l’Assessore della Provincia di Pesaro e Urbino alle Pari Opportunità Daniela Ciaroni, oltre a rappresentanti di numerose associazioni tra le quali Agedo, Agorà, Uisp, Arcigay Pesaro, Fuorikorso.
“E’ la prima volta che vengo a Urbino, questa è una città d’arte e di cultura che mi ha già insegnato qualcosa: oltre a un presidente, abbiamo un preside che si chiama Papi” ha scherzato l’ex deputata dopo aver ascoltato la storia di alcuni studenti del liceo classico Vitale cui era stato vietata dal preside nel 2009 la proiezione del film Brokeback mountain, giudicato “non adatto” a dei liceali.
Durante l’incontro sono state trattate le tematiche delle diversità e delle discriminazioni che tuttora esistono nel nostro Paese per gay, bisessuali e transessuali e raccontata la storia di Marco, ragazzo che dopo aver fatto outing subisce dai suoi coetanei vessazioni di ogni genere e delle difficoltà delle famiglie nel riuscire ad accettare un figlio “diverso”.
Attraverso la storia di questo ragazzo è stato affrontato anche il tema del mancato riconoscimento giuridico delle coppie di fatto: “durante l’agonia in ospedale del suo fidanzato, Marco non ha potuto neanche entrare nella sua stanza per stargli vicino e, dopo la morte, tutti i suoi beni sono andati alla stessa famiglia che lo aveva disconosciuto come figlio dopo averlo scoperto omosessuale”.
Luxuria ne ha anche per il Pdl e la Chiesa: “sono stata immensamente felice nel vedere che, lo stesso senatore Pdl che si era mostrato sconcertato che nelle scuole si discutesse delle diversità sessuali, intervistato poi dalle Iene ha dimostrato di non sapere cosa fosse successo il 17 Marzo 1861”, “vorrei vivere in un Paese dove si possa ricorrere alla fecondazione medicalmente assistita senza che ci siano ingerenze cattoliche”.
Tra i numerosi interventi, significative le parole della moderatrice, Cinzia Massetti, all’inizio del dibattito: “Einstein diceva che è più facile scindere un atomo che eliminare un pregiudizio. L’Onu ha fissato al 20 Febbraio il giorno della giustizia sociale, che è una lotta che appartiene a tutti. Viene da pensare che per bombardare la Libia le Nazioni Unite si ascoltano volentieri, per le pari opportunità invece siamo fanalino di coda”.