URBINO – “Dal punto di vista delle aziende, i neolaureati constano molto: a un neolaureato assunto la retribuzione corrisposta è in media di 21.500 euro lordi l’anno per il settore della meccanica, 24mila per il chimico-farmaceutico, 26mila per il bancario – spiega Paolo Citterio, presidente e fondatore del Gidp, gruppo intersettoriale dei direttori del personale che riunisce direttori del personale di aziende medio grandi, con 250 dipendenti in su, traccia nel corso della 9° giornata di economia – “ci vuole un certo tempo per scegliere la persona più adeguata, per questo serve un periodo di prova di almeno due mesi. Per l’azienda inoltre temporaneizzare il contratto è necessario perchè molte si basano sui dati dell’esportazione e sulle commesse a un anno/un anno e mezzo e quando le commesse terminano spesso terminano anche i contratti”.
I dati richiamati da Citterio:
– La maggior parte dei neolaureati viene assunta dall’azienda dopo 12 mesi di apprendistato.
– Il tempo necessario per scegliere è per il 38% delle aziende da uno a tre mesi, per il 39% è di meno di un mese.
– L’assesment, ovvero il colloquio preliminare, ha come scopo di mettere il luce le capacità più importanti in una azienda, cioè quelle relazionali, razionali e realizzative. Fanno la differenza la conoscenza di lingue straniere, la motivazione personale e il conseguimento della laurea nei tempi preposti.
– E’ molto importante anche la disponibilità allo spostamento territoriale, che nel nostro paese rappresenta un enorme problema.
– Le assunzioni passano per il 23,6% dagli uffici di placement delle università.