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Quando arriva la crisi gli sfratti aumentano. Marche record: +316% in dieci anni

di e    -    Pubblicato il 16/11/2011                 
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Senza lavoro, cassaintegrato, italiano o extracomunitario non fa differenza. E’ questo l’identikit di chi subisce lo sfratto nella provincia di Pesaro Urbino. In dieci anni raddoppiano gli sfratti in Italia e nelle Marche triplicano. A lanciare è uno studio della Cgia di Mestre che evidenzia come il dato della Regione è il più alto a livello nazionale, circa un aumento del 316, 3%.

In provincia quest’anno non c’è stato un forte incremento, ma da due o tre anni continuano a crescere gli sfratti per morosità. “Erano un’eccezione dieci anni fa – spiega Sergio Schiaroli, segretario Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini) – quando il moroso era solo qualche furbo che non voleva pagare”. Il panorama provinciale è in linea con quello nazionale che ha visto nello scorso anno toccare il livello di quasi 60 mila sfratti dovuti alla morosità.

“Quando un affitto incide per il 50% sul reddito famigliare – continua Schiaroli – i lavoratori in cassa integrazione e i disoccupati non riescono più ad andare avanti e i contributi pubblici sono irrisori”. Anche a Urbino sono diverse le persone che si sono rivolte allo sportello Sunia, come in tutta la provincia colpita sempre di più dalla crisi economica. “Tra coloro che si rivolgono a noi aumentano anche gli ex dipendenti nel settore cantieristico di Fano e non solo” – continua il segretario Sunia – “in tanti fanno ritorno a casa e non solo gli immigrati ma anche famiglie dal meridione che avevano trovato occupazione in provincia”.

Un altro dato allarmante è quello relativo all’aumento della condizione di morosità di alcune famiglie nelle case popolari, secondo dati Erap la percentuale è del 15%. “Nonostante gli affitti varino da un minimo di 30 a 300 euro al mese cominciano a essere sempre di più le persone in difficoltà ad affrontare il pagamento” conclude Schiaroli. Una situazione che sembra entrata in un vicolo cieco: a differenza degli sfratti comuni, in caso di morosità non si può chiedere una proroga.

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