URBINO – Dopo una settimana di “accampata” è tempo di levare le tende. I ragazzi di Occupy Urbino, in piazza della Repubblica da giovedì 10 novembre, hanno chiuso la protesta giovedì 17 con un corteo ribattezzato “Occupy Parade” che ha toccato anche alcune sedi istituzionali, oggetto delle contestazioni. “Questa iniziativa è stata un modo per portare in piazza le nostre istanze – dice Gennaro Giorgione, dell’Assemblea permanente – e per reagire alla crisi e al goveno delle banche.In parecchi si sono avvicinati e informati, quindi il bilancio è positivo”.
Dopo aver smantellato le tende, il corteo è partito alle 18 di pomeriggio. I ragazzi, preceduti da un mezzo addobbato con gli striscioni che campeggiavano in piazza, si sono diretti prima verso la sede dell’Ersu, dove hanno affisso al portone lo striscione con la scritta “Fuori dai palazzi, riprendiamoci le strade” e dove hanno denunciato col megafono la riduzione delle borse di studio e l’aumento del costo del pasto. La tappa successiva è stata la Banca Marche, dove i ragazzi hanno contestato la politica del ‘prestito d’onore’ che si sta cercando di introdurre anche per gli studenti universitari di Urbino. Anche qui si è appeso uno striscione, con la scritta “No al governo delle banche“.
Alle 18:30 il corteo si è spostato sotto al Comune, e successivamente al Rettorato, dove i manifestanti hanno sigillato il portone con nastro adesivo in segno di protesta verso le politiche di bilancio dell’università. I ragazzi, circa una quarantina, si sono poi diretti verso i collegi, sotto lo sguardo di numerosi poliziotti presenti. Non è mancata una tappa alla sede della polizia a Borgo Mercatale, dove i manifestanti hanno criticato l’intervento degli agenti a Ponte Armellina di qualche giorno prima. Il corteo è poi proseguito, accompagnato della musica a tutto volume diffusa dai ragazzi, fino ai collegi, dove si è organizzata una festa nell’anfiteatro del Collegio Tridente fino a tarda notte, a celebrare la fine dell’occupazione.