URBINO – Gli studenti della C1 continuano la protesta contro lo sgombero dell’aula. E’ questo il messaggio lanciato all’assemblea studentesca nell’ex Magistero di via Saffi, dove da giorni alcuni studenti appartenenti a vari collettivi universitari, presidiano l’ingresso della C1. Nell’atrio davanti all’aula, ora chiusa da un lucchetto, almeno una trentina di studenti ha provato a chiarire le posizioni delle associazioni e l’attuale situazione.
Erano presenti membri di Assemblea permanente, Drude, Fuorikorso e alcuni ragazzi del collettivo Carlo Giuliani, composto anche da studenti liceali. Contestano le modalità di chiusura dell’aula. A chi dice loro che la sala è di proprietà dell’Università, che ne decide l’uso come e quando vuole, i ragazzi rispondono:
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“Anche noi usavamo lo spazio in Magistero – racconta Ilaria, liceale del colettivo Carlo Giuliani – per studiare e riunirci settimanalmente. Era il punto ideale d’incontro, un luogo che manca negli istituti superiori dove non è permesso l’ingresso a estranei di altre scuole”.
Mentre il rettore Stefano Pivato non dialoga direttamente con i collettivi, gli studenti si difendono dall’immagine negativa che è stata loro attribuita negli ultimi giorni.
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La riapertura dell’aula studio del collegio Internazionale, secondo i ragazzi, non è sufficiente: “Le aule studio non sono una alternativa a un’aula autogestita. Nella C1 si studiava ma si organizzavano anche incontri, mostre. Non si può chiaccherare dove la gente sta studiando. Io non vedo neanche il motivo di levare un’aula per darne un’altra” commenta Sara, matricola.