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Al cinema con il regista indipendente

di    -    Pubblicato il 9/03/2012                 
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URBINO – È facile oggi essere un regista. Basta una telecamera e un programma di montaggio. Ma il cinema è un’arte, come la pittura, e non tutti sanno parlare per immagini. Comprendere i ‘nuovi’ luoghi attraverso i quali una pellicola racconta del mondo e di sé non è semplice e, per questo, l’associazione culturale studentesca “La Ginestra” ha organizzato la seconda edizione della rassegna cinematografica L’intervallo tra le cose – i luoghi della narrazione cinematografica.

Tre giorni – dal 13 al 15 marzo – di film indipendenti , tavole rotonde e presentazioni di libri sul cinema. Alle proiezioni saranno presenti tutti i registi per parlare con il pubblico.

“Lo scopo – racconta Giovanna Errede, presidente e veterana dell’associazione – è quello di portare gli spettatori a contatto diretto con un’opera e il suo autore. E sensibilizzarli verso un cinema meno di intrattenimento e più ragionato”.

Uno dei temi portanti dell’evento sarà il cinema della e sulla Bosnia-Erzegovina. Paese caro a Giovanna, con il quale l’associazione ha instaurato un rapporto di collaborazione. La regista bosniaca Aida Begic porta a Urbino la sua prima pellicola, Snijeg (neve), una visione femminile sia sulla guerra che ha devastato il suo Paese che sulla ricostruzione, affidata a donne orfane di padri, fratelli, mariti. Andrea Laquidara, invece, presenta Il tempo di guardare. Il tempo di vedere (Appunti per un documentario sulla Bosnia-Erzegovina), girato durante uno dei viaggi dei ragazzi dell’associazione in ex Jugoslavia.

Ad aprire le proiezioni Pietro Marcello, giovane documentarista casertano, con il documentario non distribuito Il silenzio di Pelesjan, omaggio al cineasta armeno Artavazd Pelešjan. Durante la tre giorni verranno presentati anche David Lynche e il grande fratello di Alessandro Agostinelli ed Esperienze di cinema dalle ceneri della Jugoslavia. Bosnia-Erzegovina di Silvia Badon.

Agli studenti delle facoltà di Lettere e filosfia e Lingue e letterature straniere che prenderanno parte alla rassegna verrà riconosciuto 1 credito formativo.

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