Molti problemi e poche soluzioni per gli esponenti di partiti e coalizioni che ieri pomeriggio hanno risposto alle nove domande raccolte dai giovani urbinati per l’iniziativa “Orientarsi al voto”, una giornata informativa organizzata dal gruppo scout Urbino 1 e patrocinata dal Legato Albani.
“Avrei voluto tanto chiarirmi le idee e invece si sono limitati a leggere i programmi elettorali” e così a Enrico, che risiede a Urbino ma studia a Bologna, non resta che dissipare gli ultimi dubbi su internet: “Tra meno di una settimana dovrò votare alle politiche e per il momento ancora non ho ben capito chi mi sia più vicino sui temi dell’ ecologia, della sanità e dell’istruzione”.
Nelle stanze del collegio Raffaello, si è parlato poco anche di Urbino e solo in termini di turismo che manca e che dovrebbe esserci “in modo stanziale”. Poi, i temi più cari agli lettori under 24 della città sono stati università, scuola, lavoro, sanità e questioni etiche.
Le risposte, quasi tutte già sentite: “I discorsi sono sempre gli stessi, da almeno 50 anni: loro parlano di cosa fare mentre a Urbino, di domenica pomeriggio, in strada non c’è quasi nessuno”, un ragazzo senza nome lo bisbiglia al volo prima di andare via velocemente.
Al tavolo delle discussioni erano presenti la consigliera regionale Elisabetta Foschi per il Pdl, l’assessore provinciale Alessia Morani per il Pd, la geologa Cristiana Nasoni per Rivoluzione Civile, l’imprenditore Alfredo Sparavendi per Scelta Civica e Roberta Crescentini per Fare per fermare il declino. Unico assente, al frenetico passaggio di microfono, un rappresentante per Movimento 5 stelle: “li abbiamo invitati- ha commentato una delle organizzatrici- ma avevano già altri impegni”.
Al termine dell’incontro, quasi tutti i giovani hanno portato a casa un passo in più verso la chiarezza. O forse no.
Dire e fare, tutti e nessuno. Si parte da Michele che ha 20 anni e commenta: “Non ho le idee chiare su chi voterò, ma questo dibattito mi è servito a conoscere meglio i programmi delle varie liste. Però, devo ammettere che tutti hanno spiegato bene cosa vogliono fare, ma nessuno ha spiegato come intende farlo. Le proposte ‘politicamente corrette’ sono sempre quelle, ma tra il dire e il fare…”.
I giovani urbinati, o almeno quelli abbastanza interessati all’argomento da dedicargli uno spazio domenicale, sembrano internauti indecisi che affideranno proprio al web le loro scelte last minute. Come Francesca, 19 anni che, nonostante abbia apprezzato la sinteticità dei due minuti, “sicuramente” approfondirà meglio l’appeal di Rivoluzione Civile “su internet, anche se la candidata è stata molto convincente”.
Una ragazza con un basco nero, pronta a scappare, è certa di una cosa: “So quello che non voglio, ho le idee abbastanza chiare. Devo solo rileggere bene un paio di programmi. Così per sicurezza”.
Marta ha 19 anni e purtroppo nessun rappresentante l’ha particolarmente entusiasmata. “Avevo deciso di votare per il Pd, ma mi hanno colpito molto anche le risposte date dal rappresentante di Fare per fermare il declino: attualmente, però, credo di dover rivedere le mie posizioni generali”.
E allora, Marta, con quali mezzi ti orienterai per la scelta? “Sicuramente attraverso internet. Anche perché i giornali e i telegiornali non sono i mezzi più obiettivi e oggettivi al momento, no?”
Quindi spazio a questi dibattiti? “Decidere chi votare in un paio d’ore – spiega Luca – è impossibile. Di sicuro però questa iniziativa può servire a chi, come me, è ancora indeciso tra uno o due partiti. Come farò a decidere? Cercherò di capire chi è quel candidato che dimostri di avere un vero contatto con i cittadini e che non si limiti al discorso elettorale per poi sparire”.