URBINO – Emilia Forti ha in mano un piccolo ramo di mimosa. È l’8 marzo e il Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni amministrative ha deciso di puntare su una donna, su di lei. Emilia ha 41 anni: è nata a Milano, ma da più di 20 anni vive a Urbino. I giornali locali avevano già parlato di lei. Emilia è infatti la madre di Nica, la bimba nata in casa durante il nevone del 2011. E’ una maestra precaria. Quest’anno ha ottenuto un incarico a pochi minuti d’auto da casa: insegna storia, geografia e scienze alla scuola elementare di Bottega, un paesino a quindici chilometri dalla città ducale.
A Urbino Forti arriva nel 1992: si iscrive alla facoltà di sociologia della “Carlo Bo”. Per mantenersi gli studi fa la cameriera nei locali e nei catering. Si laurea con 110 e lode e nel 2003 inizia a fare l’insegnante. Da sempre interessata al sociale, si iscrive a diverse associazioni attive nel Montefeltro. Fa parte del Gas di Urbino, il gruppo di acquisto solidale, e degli scout di Fermignano. “Ho sempre desiderato impegnarmi per promuovere il mio territorio.Candidarmi come sindaco è il passo ulteriore per fare qualcosa a favore della mia città”.
Quella con i cinque stelle è la prima esperienza politica: “Credo che mi abbiano scelto per la mia capacità di gestire le dinamiche di un gruppo. Il nostro è un movimento che non deve avere verticismi. Il mio compito sarà quello di coordinare le proposte e le idee degli attivisti”.
“Non sarà un candidato sindaco”, puntualizzano gli attivisti del Movimento cinque stelle di Urbino. Molly, così la chiamano gli amici, sarà la portavoce dei cittadini.“Essere sindaco è come essere un direttore di orchestra – spiega Forti – il mio compito sarà ascoltare e mettere in pratica tutte le iniziative che provengono dai cittadini”. È proprio lo scollamento del tessuto sociale e l’allontanamento della società civile dalla politica il primo problema da affrontare: “Se avessi una bacchetta magica – commenta il candidato sindaco dei cinque stelle – farei in modo che le persone si riapproprino della loro città. Mi piacerebbe vedere un centro storico decoroso e valorizzato, ma allo stesso tempo attivo e ricco di eventi”.
Per fare questo si passa anche dal miglioramento della viabilità: “Servono maggiori collegamenti tra il centro e il resto del territorio comunale, parcheggi in cui lasciare la macchina e trovare facilmente un trasporto per raggiungere la città”. Cambiamenti difficili da realizzare in poco tempo ma Emilia trae ispirazione da un personaggio storico che ha davvero cambiato la storia del suo paese: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, conclude la Forti traducendo il “be the change you wish to see” di Gandhi. La riunione dei cinque stelle si chiude: il loro candidato sindaco deve andare. Ha un impegno con gli scout e non può far tardi.