URBINO – È stata condannata a sei mesi di carcere, con sospensione condizionale della pena, la trentanovenne moldava fermata ieri dai carabinieri di Fermignano per soggiorno illegale (il cosiddetto reato di clandestinità).
Tra le attenuanti prese in considerazione dal giudice, la volontà di raggiungere in Italia il marito che risiede stabilmente a Urbania con la famiglia.
La donna sarebbe rientrata in Italia a febbraio 2013, prima dei cinque anni minimi previsti dalla normativa europea. Resterà in un Cie (Centro di identificazione ed espulsione) in attesa di essere espulsa. Non potrà tornare prima di cinque anni a meno di non ottenere un permesso per il ricongiungimento familiare.
La donna era già stata espulsa dall’Italia nel 2009: tornata in Moldavia aveva chiesto il ricongiungimento familiare, ma le era stato negato perché aveva in pendenza un ordine di espulsione dalla Germania, che però non era mai stato eseguito.
Il coniuge ha diritto al ricongiungimento ! Invito il marito ad agire in Tribunale
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