URBINO – “Senza di loro non avremmo potuto far nulla”. Ma, soprattutto, “uno di loro nella prossima legislatura sarà consigliere comunale”. Loro sono gli studenti, a parlare, invece, è Federico Scaramucci, consigliere del comune di Urbino, classe 1980. Il contesto, la conferenza stampa di sabato mattina sul bilancio di Irlanda in Festa, che si è trasformata in un tributo ai giovani universitari. Sono tutti d’accordo. Senza di loro non si sarebbe potuto far nulla. Sono d’accordo gli altri due relatori dell’associazione Orfeo, l’anima dell’iniziativa, Filippo Sorcinelli e Alessandro Mengarelli. E’ d’accordo Giorgio Donili, insegnante ingaggiato per leggere frammenti dell’Ulisse di Joyce durante il pranzo.
Forse si vogliono stemperare le polemiche dei giorni scorsi su quei famosi spazi per i giovani di cui si discute ormai da anni. Si può dire che la festa della birra, ma anche della cultura irlandese – e tutti tengono a sottolineare la parola “cultura”- sia stato un laboratorio per dimostrare che è possibile. E’ possibile che anche quelli della Cuspide, di Agorà e di FuoriKorso (i gruppi studenteschi presenti nell’ateneo urbinate) siano in grado di fare qualcosa di buono senza essere sempre e solo tacciati come i “casinari” del giovedì sera, quelli delle proteste studentesche.
“Se si dà loro fiducia ricambiano. Bisogna focalizzarsi sulle loro idee, sulle loro proposte, ascoltarli, carpirne le risorse, non solo criticarli”. Sulla stessa lunghezza d’onda Giorgio Donili, insegnante con un passato di attore amatoriale, che ha letto alcuni bravi di Joyce tra una prelibatezza e l’altra della ‘verde terra’, accompagnato dal sottofondo musicale di una giovane violinista.
Una studentessa interviene. Ringrazia e rilancia. “Ringraziamo ‘Orfeo’ per la possibilità che ci è stata data. Avete visto che se ci responsabilizzate e ci fate lavorare insieme diamo il meglio di noi”. Ma, soprattutto, “abbiamo dimostrato di essere in grado di gestire spazi”, conclude. Strappando un annuncio a Scaramucci, che questa volta parla – ci tiene a precisarlo – come politico: “Il 22 marzo ci sarà il primo consiglio comunale con l’audizione degli studenti universitari che potranno intervenire, esprimere opinioni, fare proposte per la città”. Un primo passo verso quella cittadinanza partecipata degli studenti, che forse, dalla prossima legislatura, avranno un ruolo nell’amministrazione di Urbino, “perché se è vero che loro qui non votano è anche vero che sono parte attiva e integrante della città”.