URBINO – Il Comune di Urbino potrebbe perdere circa 714mila euro di entrate Imu se l’imposta sull’abitazione principale dovesse essere cancellata. Tanto ha incassato il Comune dalla prima casa nel 2012.
Il Governo discute da settimane la possibilità di far slittare la rata di giugno dell’imposta municipale unica, fonte primaria per i comuni assieme alla Tares. Oppure di eliminarla grazie al rinvenimento di entrate di copertura alternative.
“In questo modo – spiega l’assessore al bilancio Maria Clara Muci – diventa quasi impossibile redigere il bilancio di previsione del Comune che ha come data di scadenza il 30 giugno. Pensavamo di riuscire a compilarlo entro fine maggio, ma con tutti questi cambiamenti e le prospettive più mutevoli che mai, è sempre più difficile capire su quali entrate il Comune potrà contare nel prossimo anno”.
I numeri dell’Imu, a Urbino, parlano di una quota totale 2012 di 3.325.411,37 euro. Di questa cifra, l’importo relativo all’abitazione principale è di 714.293,81 euro.
“Se dovessero decidere davvero di sospenderla- continua la Muci – ci troveremo in grosse difficoltà, come tutti gli altri comuni. Dovrebbero cercare di reintegrarla attraverso altri canali, oppure saremo costretti a pensare seriamente a cosa tagliare. Inutile dire che verrebbero colpiti tutti i servizi del comune, dai semplici bisogni primari come elettricità, acqua e manutenzione ai servizi per i cittadini. Sarebbero a rischio anche i servizi sociali, e questa è l’ultima cosa che vorrei”.
Con l’introduzione dell’Imu, spiega la Muci, il comune aveva già perso quasi 150mila euro di contributi, quelli relativi ai trasferimenti statali che compensavano la soppressione dell’Ici (per i quali Urbino beneficiava di 843mila euro).
“Sono sicura – conclude l’assessore – che il governo voglia solo cercare una fonte alternativa per il gettito Iva. Non ci resta che aspettare le decisioni e organizzare quanto prima, spero davvero entro la scadenza di giugno, il bilancio comunale”.