URBINO – In aiuto agli anziani, con arrivo dei primi caldi, l’Asur Marche ha attivato anche quest’anno il “progetto Helios”, che fornisce assistenza telefonica domiciliare gratuita. Il servizio dovrebbe essere già funzionante ma, alla prova dei fatti, non è ancora possibile iscriversi.
Stando al progetto, il call center risponde tutti i giorni dalle 9 alle 19, da primo giugno a fine settembre, e offre informazioni sui comportamenti da adottare e che, in caso di anziani in difficoltà o persone sole, telefona per accertarsi sulle condizioni di salute. Per aderire al servizio è necessario compilare un modulo di adesione e consegnarlo al proprio medico di famiglia, al proprio distretto sanitario o al servizio sociale di appartenenza.
Qui cominciano i problemi. Il servizio è attivo da più di 10 giorni ma il modulo di adesione non è ancora online sul sito dell’Asur e solo lì è possibile reperirlo. Impossibile sapere anche come l’unico iscritto finora sia riuscito a consegnare la propria sottoscrizione. “Il modulo di adesione lo stiamo cambiando – ha spiegato la dottoressa Maria Rita Paolini, responsabile del progetto – sarà online entro i prossimi due giorni. Proprio ora sto pubblicando l’informativa ai pazienti”.
Il call center, invece, è attivo, ma non ha ancora ricevuto gli elenchi dai distretti della Regione. Ma se il canale per le iscrizioni è ancora chiuso, come è possibile compilare questi elenchi? Dal distretto di Urbino spiegano di non aver ricevuto alcuna comunicazione per l’attivazione del servizio di quest’anno e che negli anni passati sono stati informati alla fine di giugno.
“Ho mandato loro la comunicazione – ha spiegato ancora Paolini – ma non protocollata. Manderemo la nota ufficiale oggi. Devo precisare che chi si occupa direttamente del progetto sono i distretti, sono loro a dover segnalare gli anziani, noi abbiamo messo in piedi la struttura, ma il lavoro preliminare spetta a loro”. La Paolini spiega che, finora, questi progetti si attivano fattivamente soltanto quando c’è reale emergenza. “Non si è sentita ancora l’esigenza – dice – fa ancora relativamente freddo. Il call center però funziona e offre i servizi informativi su come comportarsi. Abbiamo anche creato un opuscolo, che dobbiamo ancora distribuire, ma siamo pronti, siamo operativi”.
Ricapitolando, il servizio c’è ma manca la parte centrale, cioè le segnalazioni dai territori per le persone a rischio. C’è da aspettare il loro arrivo insieme alla prima ondata di caldo di domenica prossima.