URBINO – Aprirà, presto, nel gennaio 2014, il primo sportello di un sindacato nel quartiere di Urbino 2. Un quartiere spesso considerato come “ghetto”, abitato in maggioranza da popolazione migrante, avrà presto uno sportello Cisl dedicato non soltanto alla tutela contrattuale dei numerosi lavoratori di falegnameria ed edilizia presenti nella zona, ma anche al disbrigo di pratiche burocratiche come quelle per ottenere il permesso di soggiorno o l’assegno familiare.
A spiegare il progetto al Ducato è stato il responsabile per Cisl Marche dell’area sindacale territoriale Urbino Leonardo Piccinno: “La priorità andrà naturalmente alle risposte contrattuali ai lavoratori: molti di essi lavorano il legno o nel settore dell’edilizia e ci chiedono una presenza forte sul territorio per aiutarli ad affrontare i problemi che li preoccupano di più”.
“Urbino 2 è un quartiere con una situazione di bisogno – ha proseguito Piccinno – un disagio che spesso il sistema pubblico non riesce a gestire, garantendo i servizi con efficacia, quindi associazioni e forze sociali devono sostituirsi per rendere la vita più facile ai cittadini.E’ per questo che non ci poniamo limiti: forniremo qualsiasi servizio della nostra sfera di competenza in raccordo anche con i servizi sociali del Comune di Urbino”.
“L’obiettivo che ci poniamo è ampio – ha concluso Piccinno – non escludiamo anche spazi di aggregazione: quali sono reali necessità lo scopriremo con la gente del posto e moduleremo la nostra opera di conseguenza. Io ci credo molto personalmente, laddove ci sono disagi e bisogni deve esserci il sindacato. C’è un certo qualunquismo nel Paese rispetto alle forze sociali, noi sul territorio cerchiamo di contraddire questa tendenza generale. Sono fermamente convinto che questa alla fine si rivelerà la scelta giusta”.