FANO – Oggi come ieri la gente scappa dalla fame e dall’oppressione verso Paesi liberi. Se gli attuali flussi migratori provengono soprattutto dal Nordafrica, nei primi anni ’90 migliaia di persone cercavano di trasferirsi dai Balcani in Italia. Nella mente degli italiani è ancora viva l’immagine della nave Vlora che l’8 agosto del 1991 attraccò nel porto di Bari con circa ventimila migranti albanesi a bordo.
Dopo più di vent’anni le cose sono cambiate: parecchi albanesi scelgono di tornare in patria e sempre più italiani si trasferiscono lì per avere un futuro. Lo ha spiegato la giornalista serba Marina Lalovic, ospite del Festival del Giornalismo Culturale, intervistata dal Ducato. Secondo Lalovic, che durante la sua carriera ha trattato il tema dell’immigrazione, la recente ipotesi di bombardare i barconi degli scafisti nei porti nordafricani non serve, perché significa “eliminare soltanto l’effetto, non la causa”. Una possibile soluzione è quella di “concedere visti” già nei Paesi dai quali si emigra.
Riprese di Simona Desole
Foto di Libero Dolce