URBINO – I numeri record delle primarie? Merito (anche) dei voti di cittadini di centrodestra. Lo dice apertamente Maurizio Gambini, candidato sindaco per la lista Liberi per cambiare: “I nostri elettori hanno votato al primo turno delle primarie del Pd. In molti mi hanno chiamato per chiedere chi scegliere e noi abbiamo sempre detto di seguire le loro idee, ma che noi avremmo preferito Londei e Muci”. I due candidati vincenti, quindi, sono quelli in cui speravano in tutto il centrodestra: “Noi ci auspicavamo questo risultato, è il migliore possibile – spiega Gambini – se su Scaramucci e Sestili ci poteva essere il beneficio del dubbio, Londei e Muci hanno già dimostrato di non saper governare e di essere responsabili del degrado di Urbino”.
Gambini si sofferma sulla campagna elettorale fatta dal Pd: “Sembrava si votasse per il sindaco, non per le primarie. Infatti, molti cittadini sono andati ai seggi convinti che si potesse votare per tutti i candidati, anche per me”.
Il voto delle primarie, quindi, non sarebbe solo di appartenenza politica, ma anche dettato da legami di amicizia e da altri motivi. “So di molti elettori del centrodestra – continua Gambili – che sono andati a votare Sestili per amicizia”.
Ora il candidato del centrodestra può anche astenersi sul ballottaggio: “Noi preferivamo Londei e Muci e loro sono arrivati al secondo turno, ora è più o meno uguale, le elezioni sono un’altra cosa rispetto alle primarie e il Pd non otterrà lo stesso successo”.
Gambini non risparmia commenti su Giorgio Londei, definito il “Mastrapasqua di Pesaro, prototipo del fallimento di questa città”: “Secondo noi uno che ricopre tutte queste cariche è anche formalmente incandidabile e stiamo cercando di valutare se lo sia anche sotto il punto di vista legale”.