URBINO – Quest’anno gli estimatori marchigiani della birra Guiness e della cultura gaelica possono mettersi l’anima in pace: L’irlanda in festa 2014 non si farà ad Urbino, ma solo a Bologna e Padova. “Abbiamo avuto problemi organizzativi” ha detto Federico Scaramucci, consigliere comunale fresco di partecipazione alle primarie Pd e rappresentante dell’associazione Orfeo, promotrice delle edizioni 2012 e 2013. “Quest’anno le primarie del partito Democratico e altre iniziative – ha continuato Scaramucci – mi hanno occupato molto tempo e quindi non c’è stato tempo per organizzare la festa”.
Le scorse edizioni hanno riscosso molto successo sia tra gli studenti di Urbino che tra i giovani della zona, i quali spesso lamentano la mancanza di iniziative rivolte a loro. Nel 2012 fiumi di Guiness e Kilkenny, uniti alla musica dei Folkabbestia e dei Rosso Piceno hanno attirato più di 20 mila presenze, gettando le basi per fare il bis. Sulla scia del successo della prima edizione, per il 2013 gli organizzatori hanno deciso di far durare la manifestazione 10 giorni, ma la pioggia e la grandine hanno in parte rovinato la festa: la partecipazione è stata di 25 mila persone, mentre i costi di gestione sono stati doppi rispetto all’anno precedente.
Nonostante l’Irlanda in Festa sia sempre stata accolta con entusiasmo dai commercianti vicini a Borgo Mercatale, la piazza in cui sono stati allestiti i tendoni, l’iniziativa non ha mai ricevuto commenti positivi dal Comitato dei cittadini del centro storico: “La festa – ha detto un membro del comitato che preferisce restare anonimo – non ha portato benefici a nessuno. Anzi, ha creato molti disagi perché c’era musica alta fino alle 3 di notte e mancavano parcheggi”. Secondo i cittadini la festa non doveva essere organizzata a ridosso delle mura, ma in una località lontana dal centro abitato. Quest’anno gli urbinati potranno tirare un sospiro di sollievo: a Borgo Mercatale non ci sarà anima viva.
A Bologna e a Padova, la festa è decentrata e non in un’altra località, è comunque frequentata da tantissima gente anche se non è in centro e dura una settimana, non due. Non credo che i commercianti siano così soddisfatti come scrivete, in quanto la festa richiama gente, ma tutto si consuma all’interno della stessa, dalle bevande al cibo. Solo i postumi si consumano per le vie circostanti fino all’alba. Forse, se iniziative come queste venissero semplicemente copiate meglio dai modelli funzionanti di Bologna e Padova, invece di strafare, avrebbero più riscontro da parte di tutti e quest’anno si sarebbe replicato (impegni elettorali permettendo!). La capacità d’ascolto non appartiene a tutti!
Cioè per “colpa” delle primarie del PD niente birra?Dove sono finite le priorità e le cose belle della vita?!
SACRILEGIO IMMANE.
beh come dire, i soldi degli studenti per gli affitti si, ma farli divertire no….. un bell’esempio luminoso e illuminato di città universitaria…. bravo comitato del centro!