Di solito se ne parla in un trafiletto a pagina 48 della Gazzetta dello Sport, oppure hanno risalto quando c’è da celebrare qualche vittoria italiana, alla fine di un telegiornale. Ginnastica artistica e ritmica hanno sempre avuto poco spazio nella programmazione e nelle pagine della stampa. TGym, il nuovo telegiornale della Federazione italiana di ginnastica, cerca di coprire questo vuoto grazie a un canale d’informazione alternativo a quello mainstream.
La puntata zero, condotta e realizzata da David Ciaralli, giornalista pubblicista e responsabile dell’ufficio comunicazione e relazioni esterne della Federazione, è andata in onda ieri sera su Youtube.
“Da gennaio scorso abbiamo fatto partire questo nuovo canale scegliendo una piattaforma che si discostasse dai mezzi televisivi classici – spiega Ciaralli – e da ieri ci siamo lanciati anche nella sfida di realizzare un vero telegiornale”.
Secondo Ciaralli oggi è sempre più difficile per sport considerati minori come la ginnastica, ma anche la scherma, il canottaggio o il pugilato ritagliarsi degli spazi su reti come la Rai o Sky. Per questo l’idea di crearsi un canale tematico con un proprio Tg è un’opportunità da non perdere.
“Tutto nasce da un profondo cambiamento nel modo di comunicare – continua Ciaralli – e le nuove tecnologie, per altro perfettamente maneggiate dalle nuove generazioni, ci permettono di renderci autonomi e di sfruttare al massimo le nostre potenzialità. Piuttosto che vederci relegati in una fascia oraria secondaria o vederci tagliati, abbiamo preferito reinventarci creando un nuovo modo per gestire i nostri contenuti”.
Il primo TGym dura quasi 30 minuti, densi di interviste, immagini e infografiche che spiegano i punteggi delle gare. David Ciaralli si occupa di tutto, o quasi: ideatore, conduttore, inviato e in alcuni casi montatore. La sua squadra è composta da un grafico e da un altro ragazzo che lo aiuta nella realizzazione dei servizi.
“Mezz’ora è un tempo infinito per un telegiornale – ammette Ciaralli – dobbiamo senz’altro lavorare sul ritmo, l’ideale sarebbe realizzare un mensile della durata di una ventina di minuti”.
La prima puntata del TGym ha raggiunto le 1.600 visualizzazioni, un risultato non certo eclatante, ma Ciaralli è fiducioso: “Noi ci rivolgiamo soprattutto a un pubblico di giovanissimi e se riusciamo a trovare una formula per coinvolgerli, siamo sicuri che ci seguiranno”.
Ogni puntata del TGym prevede un ospite speciale. Il primo è stato il presidente della Federazione Riccardo Agabio che ha così battezzato il telegiornale: “Vogliamo puntare sull’innovazione. La Federazione Ginnastica d’Italia, la decana delle Federazioni Sportive, nata nel 1869, dimostra non solo di essere al passo con i tempi, ma anche di saper rispondere alla domanda della sua base, costituita per l’80% da atleti sotto i 18 anni, sempre connessi a internet”.
“Il telegiornale è a costo zero – assicura Ciaralli – abbiamo utilizzato tutte risorse interne alla Federazione. Non abbiamo un vero e proprio studio, ci siamo appoggiati nell’anticamera della segreteria del presidente. In più, utilizziamo una telecamera della redazione e montiamo con le nostre forze, utilizzando Final Cut”. Per adesso non ci sono introiti diretti, ma uno degli obiettivi è quello di acquisire sempre una maggior visibilità per attirare sponsor.
“Il successo di Ginnaste: vite parallele trasmesso su Mtv ci ha dimostrato che un cambiamento è possibile – conclude Ciaralli – e che questo sport, se fatto conoscere, può coinvolgere tantissimo. Ci auguriamo di promuovere una disciplina che richiede fatica e dedizione e di far conoscere le imprese straordinarie che questi atleti e atlete portano avanti ogni giorno”.